Finanza sostenibile

Sostenibilità e crescita dell'export, il ruolo di Sace

Sace si allea con molte delle maggiori istituzioni finanziarie nazionali per aggiungere agli obiettivi sull'export strategie sullo sviluppo green.

Sostenibilità e crescita dell'export, il ruolo di Sace

Anche Sace partecipa alla corsa verso lo sviluppo sostenibile del sistema-Paese coniungando le attività del suo core business, il sostegno alle internazionalizzazione e all'export delle imprese tramite garanzie apposite e alleanze con il tessuto finanziario nazionale. La società tornata di recente dal controllo di Cassa Depositi e Prestiti fino al diretto riferimento al Ministero dell'Economia e delle Finanze è al centro di diverse dinamiche. Sempre di più per le imprese italiane, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, hanno bisogno di agganciarsi ai nuovi trend di sostenibilità e alle nuove dinamiche di mercato per competere sul contesto internazionale, e ciò impone un ulteriore livello di attenzione per aziende già spesso interessate a gestire problemi di sottocapitalizzazione e esposizione al rischio per business che restano strategici e ad alto valore aggiunto operativo.

A ciò si aggiunge una vera e propria manovra di sostegno alle strategie di trasformazione green delle imprese: nel 2021 in asse con Intesa San Paolo Sace ha lanciato S-Loan Climate Change, il primo finanziamento pensato per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile. Il finanziamento che il gruppo di Piazza Poli e Ca' dei Sass hanno concordato prevede una garanzia SACE all’80% per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni. E non finisce qui.

Sace ha di recente sostenuto un progetto di Cdp, Crédit Agricole Italia e Banca Europea per gli Investimenti (Bei) che ha garantito un finanziamento da 26 milioni di euro a favore di Duferco Energia, destinato ad ampliare con circa 1.800 nuove colonnine la rete nazionale di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nel quadro del piano europeo Debt Instrument e Transport Blending Facility. E oltre Intesa e Cdp anche un altro gruppo bancario di rilevanza nazionale, Unicredit, ha visto il sostegno di Sace: nel quadro del Finanziamento Futuro Sostenibile con cui UniCredit supporta le imprese che si impegnano a incrementare e affinare il proprio profilo di sostenibilità un accordo da 3 milioni di euro di finanziamento a Sublitex s.r.l., azienda del Gruppo Miroglio leader nella produzione di carte e film tecnici per stampa transfer su molteplici supporti, dai tessuti ai metalli ha visto il sostegno statale tramite Sace nel quadro di Garanzia Italia.

Il gruppo complessivamente ha mobilitato quasi 90 miliardi da inizio pandemia, consolidando le nuove operatività e registrando una crescita dell’8% nel supporto all’export, e ora mira a unire la triplice missione su cui il sistema Paese deve trovare una traiettoria: conciliare la vocazione delle imprese italiane a produrre e esportare, per citare Carlo Cipolla, "prodotti belli che piacciono al mondo" realizzati "all'ombra dei campanili" nelle province e nei distretti, la necessità di affrontare la sfida della transizione energetica e la sfida della ricostruzione economica più importante nel secondo dopoguerra.

Nel 2021, nota Linkiesta, "l'operatività della capogruppo Sace ha generato il 47% delle risorse mobilitate a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione delle imprese italiane pari a 12,8 miliardi di euro che, sommate ai risultati conseguiti con Garanzia Italia e Garanzie Green, raggiungono un totale di circa 28 miliardi di euro di risorse. Le aree verso le quali si sono registrati i maggiori flussi di risorse mobilitate sono state le Americhe, in particolare verso Stati Uniti e Perù, e i paesi dell’Europa Emergente". Il ritorno sotto il diretto controllo del Mef dell'azienda mostra che anche il governo di Roma ha intenzione di sfruttare una delle sue braccia operative più importanti per consolidare tali dati e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che proprio sulla crescita delle prospettive delle imprese, la sfida della transizione e il rilancio del Paese avrà il focus. Vietato fallire, dopo gli sconvolgimenti della pandemia e della guerra in Ucraina.

E nella futura strategia anche Sace potrà ricoprire un ruolo.

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