Una manovra da 23 miliardi di euro nel piano di bilancio del 2010 per il rilancio degli investimenti sul territorio. La Regione vara la sua finanziaria per lo sviluppo del sistema economico lombardo. Approvata ieri dalla giunta regionale, la manovra prevede 14 miliardi da destinare alla sanità e ben 3,5 per il fondo di solidarietà nazionale per le Regioni, a cui si aggiungono 876 milioni di investimenti, ma soprattutto un maxicontributo al fondo per la ripresa economica da 1,2 miliardi senza alcun aumento della pressione fiscale.
Loperazione ha per obiettivo la ripresa e si articola in azioni la cui efficacia è dimostrata dal fatto che il Prodotto Interno Lordo della Lombardia si prevede in crescita dello 0,6 % nel 2010, dell1,4 nel 2011 dell1,8 nel 2012, con un tasso superiore a quello dellItalia e della media Ue nello stesso periodo. Per uscire definitivamente dalla crisi, la Regione deve, contemporaneamente, razionalizzare le spese. In questa direzione si muovono infatti i provvedimenti. Un esempio? In Lombardia lindicatore relativo alla spesa per il personale su 1.000 abitanti è 0,56, la più bassa in Italia ovvero in Regione lavora un dipendente per ogni 2.000 abitanti. la Lombrdaia gode di un altro primato: il rapporto tra spesa del personale e spesa corrente è il più virtuoso in Italia, essendo dell1,08%. Il maggiore rigore ha permesso di garantire un risparmio pubblico (differenza tra entrate e spese) che si attesta sui 57,3 milioni, con un aumento di circa 8 milioni rispetto al 2009. Questo consente di destinare risorse per 116,2 milioni ad associazioni, aziende private e mondo del no profit, un comparto che, a causa dei vincoli di spesa imposti dalla finanziaria, blocca lindebitamento delle pubbliche amministrazioni a tal fine.
Lintento dellamministrazione lombarda è quindi «garantire gli investimenti a favore dello sviluppo e del rilancio del sistema economico lombardo - hanno spiegato il presidente Roberto Formigoni e lassessore alle Risorse Romano Colozzi- nonostante il generale quadro di crisi, i vincoli imposti dal Patto di stabilità e l'impegno, mantenuto, di non introdurre nuove tasseFraTos
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.