A fine mese via ai lavori all’Arengario

De Corato: «Investiti 25 milioni. La lotta al degrado di piazza Duomo non si ferma»

Dopo aver letto l’articolo «Il salotto di Milano tra scippi, cocci e graffiti», pubblicato domenica 11 giugno sul Giornale, desidero chiarire alcuni punti relativi all’0mpegno profuso ogni giorno da questa amministrazione comunale per sottrarre piazza Duomo al degrado e restituirla ai cittadini, oltre che ai turisti, più viva e curata.
In primo luogo vorrei ricordare le tante iniziative culturali e d’intrattenimento che il Comune di Milano ha realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Ascoduomo, l’Associazione commercianti di piazza Duomo. Iniziative che abbiamo fortemente voluto e organizzato per rivitalizzare la piazza contro il degrado e animare tutta l’area del centro storico, ma soprattutto per dare ai milanesi la possibilità di frequentare assiduamente questa zona così da riappropriarsene al di fuori dei ritmi frenetici dei giorni lavorativi.
Proprio qualche domenica fa, 21 maggio, si è conclusa la mostra a cielo aperto il «Duomo incontra l’arte», un appuntamento molto atteso che si svolge in primavera e in autunno e che è giunto alla ventunesima edizione. Un’iniziativa che raccoglie lungo piazza Diaz, i portici di via Marconi e le zone limitrofe, le opere di 150 artisti e dei giovani allievi dell’Accademia di Brera.
Da settembre a dicembre si svolge anche la tradizionale mostra per gli appassionati di antiquariato, che dà appuntamento l’ultimo sabato di ogni mese e che l’anno scorso ha raddoppiato, a partire da ottobre, anche il secondo giovedì di ogni mese. A settembre poi si svolge la mostra dei libri antichi ogni seconda domenica del mese con oltre 65 bancarelle per amanti e non di libri antichi, stampe d’epoca e vecchi giornali.
Quindi un’offerta ampia e variegata di iniziative culturali che si rinnova ormai da diversi anni per creare un sistema di rinascita della piazza affinché, attraverso questi appuntamenti, possa tornare a essere un luogo di attrazione, di socializzazione e di incontro per i milanesi.
E la lotta contro il degrado, in questi anni, abbiamo cercato di portarla avanti non solo con le manifestazioni culturali ma anche attraverso un’attenzione quotidiana alla pulizia e alla sicurezza.
Per quanto riguarda la pulizia, solo per piazza Duomo l’amministrazione comunale investe due milioni e 500mila euro all’anno che corrispondono a una quota giornaliera di circa 7mila euro. In particolare sono 13 i mezzi impegnati 24 ore su 24, di cui due carrelli a mano, sei motocarri, due lavastrade, due spazzatrici da due metri cubi e una da sei metri cubi. Un impegno costante quello del Comune per mantenere pulita e gradevole l’area ma che purtroppo deve fare i conti con l’inciviltà e l’incuria di molti.
In merito alla sicurezza poi bisogna rilevare che tutta l’area di piazza Duomo e della Galleria è videosorvegliata 24 ore su 24, dieci uomini sono impegnati fissi tutto il giorno a cui devono aggiungersi altri 15 uomini dalle 7 alle 20, tra Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Vigili urbani. Inoltre, in occasione del Giubileo e grazie a un investimento di 5 milioni e 500mila euro cofinanziati dallo Stato, piazza Duomo è stata in gran parte risistemata con scivoli di accesso al sagrato alto per i disabili, ampliamento dei marciapiedi intorno al Duomo, recupero dei masselli per uniformare la zona del «campo santo» dietro al Duomo e davanti all’Arcivescovado, sostituzione dell’asfalto con una nuova pavimentazione lapidea sul lato nord verso la Galleria fino a corso Vittorio Emanuele.
Per concludere voglio ricordare che il prossimo 30 giugno, grazie a un investimento di 25 milioni di euro e per una durata di tre anni, inizieranno i lavori del progetto per l’Arengario che darà un volto completamente nuovo alla piazza. L'intervento era stato rimandato in attesa della fine dei lavori all’ex Cobianchi che ospiterà i servizi di informazione e accoglienza turistica che attualmente si trovano all’Arengario. Il progetto non interesserà solo il Museo del Novecento bensì tutta l’area circostante e più precisamente interverrà su quattro aree principali: la torre monumentale su piazza Duomo e piazzetta Reale, il corpo di collegamento con il porticato tra via Marconi e piazzetta Reale, la manica lunga sviluppata lungo la via Marconi, il blocco delle risalite verticali posizionato nel cortile tra la manica lunga e il fronte quattrocentesco di Palazzo Reale.


L’impegno concreto che il Comune ha profuso in questi ultimi nove anni per sottrarre uno dei luoghi simbolo della nostra città al degrado, all’abusivismo commerciale e all’inciviltà, non va dimenticato.
*vicesindaco
nelle giunte Albertini

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