Fini smonta il beau geste «Meglio tardi che mai»

Il diessino Chiti: «Ora il rinnovamento». Catricalà dell’Antitrust: « Servirà un metodo Ciampi». Galliani: «Un atto coraggioso, spero ci ripensi »

Gian Piero Scevola

«Non è mai troppo tardi. Anzi, credo che le sue dimissioni arrivino sempre in ritardo. Meglio tardi che mai». É un giudizio tranciante quello di Gianfranco Fini sulle dimissioni di Carraro (condiviso anche dal leghista Roberto Maroni). Più conciliante Mario Pescante, sottosegretario ai beni culturali: «Le dimissioni sono un atto di grande responsabilità perchè si tratta di una vicenda che non lo vedeva direttamente esposto. Adesso però mi auguro che venga fatta chiarezza e, nel caso, totale pulizia».
«Credo che Carraro abbia fatto la scelta giusta; io sono suo amico personale e sotto questo aspetto sono dispiaciuto, ma ciò non mi fa cambiare opinione», commenta Alfredo Biondi di Forza Italia. «Non si può pensare che il mondo del calcio possa sopportare quanto emerso dalle intercettazioni. Il principio dell’indiscutibilità delle decisioni arbitrali in campo si basa sul presupposto della loro illibatezza, che ora è crollata. La gente chiede che si riparta da zero e che non volino solo stracci». Il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà fa invece una proposta: «Se Carraro non ci ripensa, bisognerà pensare a un metodo Ciampi per trovare una nuova guida». Contro Carraro anche il verde Paolo Cento: «Un atto dovuto, tardivo e non sufficiente per ridare credibilità al calcio. Occorre una vera e propria rivoluzione per ottenere trasparenza nei rapporti tra società di calcio e arbitri. Mi aspetto le dimissioni di tutte le persone coinvolte». Duro anche il diessino Vannino Chiti: «Carraro ha fatto bene a dimettersi, ora si potrà finalmente voltare pagina e aprire la strada a un reale processo di rinnovamento». «Spero che le dimissioni di Carraro siano un punto di partenza, uno stimolo a un ripensamento del mondo del calcio, profondo, culturale e serio. Il calcio deve sapersi reinventare», il parere di Andrea Ronchi, portavoce di An.
Pollice verso dunque da parte della politica, ma anche il mondo del calcio prende posizione. «Se le cose non funzionano, pagano sempre i presidenti», afferma il livornese Aldo Spinelli. «Ha deciso per il meglio, è una soluzione presa da uomo responsabile». «Mi spiace, è un disagio che coinvolge tutti» il commento del presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi. «Se le sue dimissioni possono contribuire a rasserenare la situazione, possono costituire un fatto positivo», così lo storico ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino.

Spera invece in un ripensamento Adriano Galliani: «Le dimissioni di Carraro costituiscono un atto coraggioso che non sorprende chi lo conosce, come lo conosco io. Il nostro calcio ha necessità di continuare ad avere un presidente come lui, capace, intelligente e retto. Per questo motivo è mia personale speranza che egli receda dalla sua decisione».

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