Finmeccanica in controtendenza

Wall Street trascina in basso l’Europa

Sono ancora le cattive notizie in arrivo da Oltreoceano a deprimere le Borse europee, che hanno fallito il rimbalzo tentato per metà seduta. All’inversione di tendenza di Wall Street (meno 1,26 il Dow Jones, meno 0,7% il Nasdaq a due ore dalla chiusura) ha dato la spallata decisiva l’indice Fed Philadelphia di gennaio, al suo peggior risultato dall’ottobre 2001. Milano ha archiviato un nuovo ribasso dello 0,88% per il Mibtel e dell’1,08% per lo Spmib. Scambi in calo: 5,4 miliardi di controvalore. Maglia nera in Europa Parigi (meno 1,3%), Madrid in tenuta (meno 0,3%); in mezzo Londra e Francoforte (meno 0,78%) e Zurigo (meno 0,75%).
Ne ha risentito gran parte del listino di Piazza Affari, trainato al ribasso da un colosso come Eni (meno 2,43%). Minirimbalzo per Stm (più 2,8%), dai minimi degli ultimi nove anni. Bene anche Finmeccanica (più 1,67%) sorretta dall’approvazione del piano di buy-back sull’8 per cento.
Prosegue l’effetto innescato dalla possibile Opa di Igli su Impregilo: più 0,68% il prezzo di ieri, sempre più a ridosso dei 4,6 euro, prezzo massimo dell’equity swap stipulato con Abn Amro. In recupero Saipem (più 1,16%), giù Enel (meno 1,97%) Fiat (meno 1,38%), che si allontana dai 17 euro. La promozione di Goldman Sachs sostiene ancora Telecom Italia (più 0,82%). Prevalgono le vendite sui bancari con punte del meno 3,5% per Banco Popolare e del 2,8% per Bpm.

Opposte fortune per gli assicurativi con FonSai a più 0,68% contro il meno 1,93% di Generali. I contrasti più vistosi riguardano il Midex dove rialza la testa il mattone capeggiato da Pirelli Re a più 6%: Marco Tronchetti Povera ha intanto escluso il delisting.

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