Quando si dice labito non fa il monaco: si sono travestiti da vigilantes, si sono fatti consegnare dagli impiegati degli uffici amministrativi del centro commerciale Media World di viale Fulvio Testi gli incassi della giornata e si sono allontanati senza suscitare nessun allarme. E se non fosse stato per il tempestivo intervento delle forze dellordine - insospettiti dalla furtività con cui i quattro si sono cambiati dabito allinterno di due autovetture - il colpo sarebbe riuscito alla perfezione: 42mila euro, tra assegni e contanti, intascati senza colpo ferire. Per i quattro protagonisti della vicenda - Luigi Lucania di 42 anni, Maurizio Sirchia di 48, Sergio Sanseverino e Giovanni Sanseverino, zio e nipote, di 49 anni e 43 anni, palermitani, ma stabilmente residenti nel Nord Italia, senza lavoro e con precedenti penali per furto - sono così scattate le manette: nei loro confronti è stato ipotizzato il reato di furto pluriaggravato.
Sabato mattina gli agenti in borghese della squadra mobile stavano svolgendo un normale sopralluogo in viale Fulvio Testi quando hanno notato i quattro malviventi, già noti alle forze dellordine per il loro passato, incontrarsi davanti a un fast-food. Quindi, i quattro sono stati visti entrare in due autovetture di loro proprietà e uscirne con indosso le uniformi dei vigilantes della Fidelitas. A quel punto gli agenti della squadra mobile hanno intuito le intenzioni delle improvvisate guardie giurate e hanno deciso di seguirne i furtivi movimenti. I falsi vigilantes si sono poi recati a bordo delle proprie autovetture presso il poco distante centro commerciale Media World: qui gli agenti hanno allertato alcune volanti della zona ma, non sapendo con sicurezza se i quattro fossero armati o no, hanno preferito non intervenire data la grande affluenza di persone che occupavano il centro commerciale e aspettare levolversi della vicenda. E qui il colpo di scena. I falsi vigilantes, invece di introdursi allinterno del centro, hanno fatto rotta verso gli uffici della pubblica amministrazione dove, dopo aver digitato i codici di ingresso, si sono fatti consegnare dagli ignari impiegati il prezioso plico contenente 30mila euro in contanti e 12mila euro in assegni. A questo punto è intervenuta la polizia che ha prontamente bloccato i malavitosi.
Della vicenda ora si occupa la procura di Monza: compito degli investigatori sarà quello di accertare come i quattro siano entrati in possesso delle uniformi e - cosa ancor più importante - come siano riusciti ad avere i codici di accesso degli uffici amministrativi di Media World.
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