Roma

Fiumicino Pescatore vendeva droga e aveva un arsenale

Un arsenale nascosto in casa. Pistole, fucili, munizioni e pugnali sufficienti a scatenare una guerra. Strano pescatore quello arrestato dalla guardia di finanza di Fiumicino. L’uomo, D.P., 38 anni di Roma, viene notato al mercato ittico della cittadina portuale perché avvicinato da personaggi conosciuti per il traffico di droga. Tanto che i finanzieri decidono di pedinarlo. Alla fine della contrattazioni sul prezzo del pescato il 38enne si dirige al mercato alimentare di Roma.
Le fiamme gialle non lo mollano un istante. È a Guidonia Montecelio che scatta la prima parte dell’operazione «Mare Blu», quando viene eseguita l’ispezione a un box di vendita di pesce. Alla vista dei distintivi l’uomo si sbarazza di un involucro. All’interno i militari recuperano 30 di grammi di cocaina. A quel punto abbiamo deciso di perquisire la sua abitazione - spiega il capitano Gaetano Stramentinoli, comandante della compagnia di viale Traiano -. E i sospetti si sono trasformati in prove». Nell’appartamento vengono trovati altri 60 grammi di coca, 10 di hashish e 35mila euro in contanti. Ma è in una camera che i finanzieri scoprono la santa Barbara: due pistole lanciarazzi, due pistole semiautomatiche calibro 9, un revolver calibro 44 magnum, due fucili calibro 12 e centinaia di cartucce.

Nascosti in un cassetto, inoltre, 15 pugnali con lame di diverse dimensioni.

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