Milano - La crescita del pil a livello mondiale sarà a quota
-1,4% quest’anno e in risalita a +2,5% l’anno prossimo. E' questa la
nuova stima del fondo monetario internazionale. "L’economia mondiale sta iniziando a uscire da una recessione
senza predenti nell’era del dopo Seconda Guerra mondiale, ma una
stabilizzazione non è uniforme e si prevede una ripresa debole". Lo
afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento del
World Economic Outlook, sottolineando che "le condizioni
finanziarie sono migliorate più del previsto, grazie agli interventi
pubblici.
Gli ultimi dati suggeriscono che il tasso di declino dell’attività
economica sta rallentando, anche con differenze fra le varie aree.
Nonostante questi segnali positivi, la recessione globale non è
finita, e la ripresa è prevista lenta", aggiunge il Fondo evidenziando
come "a priorità è rafforzare il sistema finanziario: le politiche
macroeconomiche devono essere di sostegno, mentre preparano il
terreno a un ordinato ritiro degli straordinari interventi
pubblici".
Ridotti i rischi Gli interventi dei governi hanno ridotto i
rischi sistemici per il settore finanziario, che resta però vulnerabile;
non è quindi il momento di abbassare la guardia. Le condizioni finanziarie sono migliorate - si legge nel
rapporto - per via degli interventi senza precedenti dei governi, che
hanno ridotto il rischio di un collasso sistemico, e le aspettative di
una ripresa economica sono cresciute. Il settore finanziario -
sottolinea il Fmi - continua ad essere fortemente dipendente dal
sostegno statale, con il risultato di un trasferimento di rischio senza
paragoni dal settore privato a quello pubblico. In questo contesto,
prosegue il Fmi, occorre iniziare a lavorare su delle "exit strategy"
dalle politiche monetarie e fiscali adottate e assicurarsi che le
politiche di medio termine siano coerenti con la costruzione di un
quadro normativo finanziario durevole, equilibri fiscali sostenibili e il
mantenimento della stabilità dei prezzi.
Le stime per l'Italia Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivede le stime di crescita per l’Italia. Nel 2009, secondo l’Fmi, l’economia italiana si contrarrà del 5,1% rispetto al -4,4% previsto in aprile. Nel 2010 la contrazione sarà pari ad un -0,1%, a fronte del precedente -0,4% stimato.