Fondazione Uva, una serata di gala per combattere i disturbi neurologici

Una serata di gala e un concerto di Natale (domenica 20 alle 21) sono due delle iniziative organizzate dalla Fondazione Maria Teresa Parea Uva per farsi conoscere. Obiettivo dell’ente è dare un contributo alla comprensione dei meccanismi neurodegenerativi del cervello per sviluppare nuove cure. Modello di riferimento l’Inspe, istituto di neurologia sperimentale San Raffaele, che concentra la sua ricerca sulla diagnosi precoce. La fondazione punta a realizzare un centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura delle malattie neurodegenerative e dei disturbi motori, cognitivi e psichiatrici associati. Sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, corea di Huntington sono patologie di cui è ancora sconosciuta l’origine e che presentano un decorso progressivo, diagnosticabile solo in fase già avanzata, precludendo nella quasi totalità dei casi la possibilità di una terapia efficace.
Ma dietro la Fondazione si nasconde anche una storia: quella di Maria Teresa Parea Uva, psicologa comportamentale, fondatrice, con il marito, nel 1971 di uno dei primi centri di medicina psicosomatica e in seguito del centro clinico di villa Sormani Marzorati a Missaglia. Il marito Gaetano Uva è stato uno dei primi medici a ricorrere all’ipnosi come terapia per la dissuefazione da tabagismo, alcolismo. «Arrivavano da tutta Italia - racconta il figlio Alberto, fondatore dell’ente - nei centri di Missaglia e di Genova per farsi curare. Mia madre guarì centinaia di persone». Dopo una carriera trascorsa ad aiutare il prossimo, però, è Maria Teresa Parea Uva ad ammalarsi. Si spegne nel 2008.

A un anno dalla sua scomparsa la fondazione ha organizzato per domenica 13 una serata di raccolta fondi a villa Subaglio a Merate, sponsorizzata da Supermedia, e il concerto del 20 dicembre (ore 21) nella basilica di Missaglia.MBr

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