Agire sempre nel «rispetto rigoroso» delle linee dettate dalla Regione in sanità, ricordando che «nessuna azienda e quindi nessun direttore generale può pensare di essere indipendente. Noi tutti facciamo parte di un unico, grande sistema sanitario. A ciascuno è stata affidata una responsabilità particolare e specifica, ma sempre nell'ottica di un sistema che è la stessa Regione Lombardia nel suo complesso». Così il presidente Roberto Formigoni ha istruito oggi i 45 direttori generali di Asl, aziende ospedaliere e Azienda regionale emergenza urgenza (Areu), nominati il 23 dicembre scorso dopo giorni di acceso dibattito anche all'interno delle forze di maggioranza. Formigoni ha incontrato per la prima volta i neo Dg, riferisce il Pirellone in una nota, affiancato dagli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale). Un confronto che vuole segnare l'avvio di una «collaborazione costante, continua e intensa». Con poche regole, ma ben chiare: nessuno balli da solo; tutti remino nella stessa direzione, quella indicata dalla Regione.
«Al di là delle specificità locali e al di là soprattutto delle appartenenze politiche e partitiche - ha precisato Formigoni rivolgendosi ai nuovi vertici di Asl e ospedali - voi siete autorità istituzionali ed è questo il ruolo che dovete esercitare. Il vostro riferimento è Regione Lombardia e in particolare il presidente e gli assessori alla Sanità e alla Famiglia»
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