Si è parlato anche della Lombardia nellincontro di venerdì sera ad Arcore tra Silvio Berlusconi e i vertici della Lega. Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Roberto Maroni hanno addirittura ipotizzato la presidenza di due Regioni: Lombardia e Veneto. Lobiettivo reale però è portare a casa il Pirellone. Da via Bellerio giurano che Berlusconi è stato aperto allipotesi e che «non gli dispiace il nome di Roberto Castelli». Lex ministro non dispiace neanche al Senatúr e così è uno dei nomi più spendibili per diventare lerede di Roberto Formigoni. Insomma, la Lega ha segnato un punto a favore nella conquista della Regione.
Ad Arcore però, spiegano da Forza Italia, è stato fatto anche il nome di Gabriele Albertini, lex sindaco di Milano in pole position nel caso in cui fosse Forza Italia ad ereditare il Pirellone. E Alleanza nazionale minimizza la portata dellintesa sul nome di un leghista alla guida della Lombardia. «È stato un pour parler con Berlusconi, ne riparliamo dopo le elezioni. Si tratta tuttal più di un accordo di massima, altrimenti ne sarei stato certamente informato come per un accordo definito» osserva Ignazio La Russa dopo aver incontrato Berlusconi nella casa di lui in via Rovanio».
Soddisfatto dellintesa politica con la Lega anche Roberto Formigoni, che la ritiene positiva per la Lega: «È vero che il Carroccio rinuncia a correre con il proprio simbolo, ma solo in quella parte del Paese in cui non è radicata». Lui comunque continua a ripetere che non ha ancora deciso che cosa farà del suo futuro, se rimarrà in Lombardia oppure andrà a Roma. Per Formigoni, insomma, laccordo non è ancora chiuso.
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