Cronaca locale

Formigoni: città diversa e giorno di festa per tutti

Il governatore ha dovuto abbandonare la corsa dopo un’ora perché aveva un impegno elettorale

Immancabili. Pure quest’anno Roberto Formigoni e il suo team «atletico», alle 9 di ieri mattina, erano ai blocchi di partenza della Stramilano. E non solo per prendersi gli applausi dei 55mila o eventualmente fare anche un po’ di campagna elettorale, ma esclusivamente per correre. Come ogni anno, il governatore e il suo seguito, composto dai fedelissimi Aldo Brandirali, assessore civico allo sport, l’onorevole di Fi Maurizio Lupi, l’azzurro Roberto Valaguzza e qualche amico. Ai quali si sono aggregati pure alcuni rappresentanti forzisti di Palazzo Marino, dall’assessore Giulio Gallera, al capogruppo azzurro Manfredi Palmieri e al presidente della commissione ambientale Giovanni Terzi. Questi ultimi tre, a dire il vero, avrebbero dovuto essere capeggiati dal sindaco Gabriele Albertini, il quale però la maratona non l’ha fatta e allora hanno deciso di aggregarsi pure loro al gruppo del governatore, che - come sempre - la maratona l’ha fatta per intero.
Prima di partire, però, Formigoni ha invitato tutti i partecipanti a riflettere sulla data del 2 aprile, considerato che proprio un anno fa moriva nello stesso giorno Papa Wojtyla, «un uomo speciale - ha detto il governatore lombardo -, che più volte aveva parlato dello sport come veicolo privilegiato per la formazione integrale dell’uomo, e proprio per questo la Stramilano odierna va dedicato alla sua memoria».
«Oggi - ha aggiunto ancora Formigoni - abbiamo l’opportunità di riflettere sul volto integrale e sull’anima dello sport lombardo, strumento privilegiato per lo sviluppo globale della persona e fattore decisivo per la costruzione di una società sempre più a misura d’uomo».
Memore dell’ora e 16 minuti ottenuti nell’edizione 2002 (record personale), il governatore si è impegnato a fondo per cercare di eguagliare quella prestazione. Purtroppo però, causa comizio fuori Milano, ieri ha dovuto abbandonare la corsa dopo appena 10 chilometri (coperti in un’ora).

Ma al governatore è andato bene così ugualmente, perché «ancora una volta - ha commentato - è stata regalata ai lombardi una Milano diversa, un giorno di festa e di gioia per tutti, un’occasione unica per socializzare e riappropriarsi di una città e delle sue bellezze, troppo spesso vittime del caos quotidiano».

Commenti