Formigoni: «Entro dieci giorni il piano operativo per le aree Abbiamo preso il ritmo giusto»

Il progetto di acquisto delle aree di Rho-Pero dove sorgerà l’Expo? «Stiamo predisponendo il piano operativo - assicura il governatore Roberto Formigoni - Lo presenterò fra una decina di giorni». In piedi ancora tutte le ipotesi: la creazione di una nuova società o la possibilità di utilizzare la finanziaria della Regione, Finlombarda o Infrastrutture lombarde. Mentre più remota è l’eventualità di istituire un fondo immobiliare che richiede tempi più lunghi, almeno sei mesi._Soddisfatto Formigoni. «La preparazione di Expo ha imboccato la strada giusta e il giusto ritmo». E ricorda i «passi avanti» dell’ultima settimana. Dal Tavolo Lombardia sulle infrastrutture (che procedono puntuali), alla proposta della Regione di acquistare le aree, alla firma della lettera di garanzia del presidente del Consiglio per il Bie a nome del governo. «L’Expo - aggiunge Formigoni - sarà un grande teatro filosofico e di sogno dove tutti saranno chiamati a rappresentare il giusto rapporto tra l’uomo e la natura».
«Questo - le parole del sindaco e commissario governativo per Expo Letizia Moratti - sarà un progetto bandiera per Milano. Per aggregare le sue migliori energie e proiettare la città sulla scena del mondo». L’eredità? Il più grande parco d’Europa, 800 ettari di verde e acqua, la ristrutturazione delle cascine lombarde (a partire da Parco Lambro e Chiaravalle). E poi la valorizzazione del made in Italy e lo sviluppo del turismo, «l’apertura per gli imprenditori di nuovi mercati in Paesi riconoscenti per i progetti di cooperazione». Oltre ai 70mila posti di lavoro e ai 60 miliardi di euro di fatturato in più legati alla manifestazione. Oltre alla nuova sede Rai. «Un investimento di oltre 250 milioni di euro», annuncia il viceministro Paolo Romani. «Una struttura perfetta - spiega - da riutilizzare. Pochi uffici e molti studi. Un incentivo anche all’occupazione di qualità. Oggi alla Rai di Milano lavorano in 800 tra giornalisti, professionisti e tecnici. Arriveranno a 1.200».


Ad assicurare l’interesse dei privati per l’Expo è il presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli che con i progetti ora allo studio promette che, alludendo al successo del Salone del mobile, «Milano diventerà una straordinaria “fuori Expo” ricca di eventi e partecipazione».

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