Milano - «Un pessimo segnale» Roberto Formigoni, il presidente della Lombardia, definisce così la decisione del cda di Alitalia di avere Air France come acquirente e torna a chiedere al governo di ascoltare Regione, Provincia e Comune di Milano prima che faccia la sua scelta definitiva. In realtà, il sì ad Air France non lo ha stupito più di tanto, ma certamente amareggiato .«C’era forse un solo italiano a nutrire un piccolo dubbio? - ha osservato sarcastico -. Il cda di Alitalia lo ha tolto e ha terminato il suo servizio. Ora sgombri il campo». Adesso, dunque, la palla passa al governo che «non può scherzare con il fuoco - ha avvertito il governatore -. Se fa una scelta che penalizza Malpensa ammazza il Nord e l’Italia». Quello che Formigoni torna a chiedere è la convocazione del Tavolo Milano perchè siano ascoltati la Regione e gli enti locali, visto che il piano della compagnia francese (come già il piano industriale di Alitalia) prevede il taglio dei voli dallo scalo milanese. Ma soprattutto, secondo il governatore, «è opportuno che il governo chiarisca sulla base di quali criteri sarà compiuta la sua valutazione. La discussione sia trasparente, alla luce del sole e pubblica».
La Moratti: "Ci auguriamo sia una scelta di mercato" Commenta così, la decisione del cda il sindaco di Milano, Letizia Moratti. «A seguito dell’incontro con Air France che si è tenuto la scorsa settimana - ha osservato il sindaco in una nota - si è convenuto che Sea illustrasse il contenuto del proprio piano strategico e industriale, nella consapevolezza che il salvataggio di Alitalia passa dalla valorizzazione di Malpensa».
«Per questo - ha concluso la Moratti - attendiamo con urgenza di conoscere e di confrontarci riguardo alle linee del progetto industriale che Air France intenderà attuare a corredo della propria offerta, in special modo per quanto riguarda Malpensa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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