Formigoni: «Sulle nomine l’ultima parola spetta a me»

Roberto Formigoni fa un passo avanti nelle nomine della Sanità. Il presidente della Regione scavalca le polemiche politiche sulla lottizzazione degli incarichi degli ospedali e annuncia un giro di “consultazioni” nel mondo della sanità per la scelta dei direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere: a fare i colloqui e la valutazione dei curricula con esperti del settore e sindacati sarà lo stesso governatore con gli assessori alla Sanità, Luciano Bresciani, e alla Famiglia, Giulio Boscagli.
Una specie di tregua armata con Bresciani che aveva rivendicato il diritto di «nomine leghiste». Le nomine erano attese nella giunta di mercoledì 22, ma a questo punto è possibile che slittino alla seduta di fine anno del 29 dicembre. Il governatore, comunque, in una nota fa sapere che dopo colloqui e studi dei curricula, intende far valere fino in fondo le proprie prerogative: «Sarà del presidente, di concerto con i due assessori, la proposta dei nominativi, che saranno scelti dall’elenco degli idonei». Come dire: l’ultima parola tocca a me.
Tra i numeri che circolano in queste ore, si parla di diciotto manager su quarantanove indicati dalla Lega, tre dei quali sarebbero direttamente indicati dal governatore. Ma l’intenzione generale è di far valere le competenze e i nuovi criteri: età massima 67 anni, non più di due mandati nella stessa struttura. Obiettivo: far girare i manager e immettere aria nuova negli ospedali e nelle Asl.
Formigoni ha convocato tre incontri di consultazione con il territorio, il mondo sanitario e socio-sanitario, i sindacati, gli operatori pubblici e del privato accreditato. La Regione ha anche trasmesso un calendario degli appuntamenti: venerdì 17 Formigoni incontrerà i presidenti delle Conferenze dei sindaci delle Asl, lunedì 20 la Consulta della Sanità e martedì 21 il Tavolo del Terzo settore.
Spiega il presidente: «L’obiettivo è acquisire un quadro complessivo dell’andamento del governo delle Asl e delle Aziende ospedaliere, delle nuove esigenze emerse».

E definisce le caratteristiche richieste per i manager: «Dovranno essere i migliori per professionalità e per capacità di rapporto con ogni Azienda ospedaliera o sanitaria, ciascuna delle quali ha caratteristiche peculiari che vogliamo tenere in considerazione».

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