Fra gli innumerevoli arricchimenti della vita individuale e sociale permessi da Internet, uno dei più straordinari è la possibilità di dibattere i temi più svariati fra sconosciuti geograficamente lontani: è quel che avviene ogni giorno sul Forum che ho messo a disposizione dei miei lettori, i più vari per formazione e posizioni politico-culturali.
Anche se quelli cattolici dal punto di vista ortodosso sono - pare - una minoranza, uno degli argomenti più dibattuti nellultimo mese è quello relativo alla mia recensione del libro di Enzo Bianchi La differenza cristiana (Einaudi, pagg. 20, euro 8). Il fondatore e priore della comunità monastica di Bose sostiene, nel suo tentativo di conciliare laici e credenti, che fuori dalla Chiesa «non cè solo barbarie e vuoto di princìpi», ma anche unetica che spesso si rifà ai princìpi cristiani; daltra parte «un patrimonio di sapienza umana e spirituale» come quello della Chiesa non può e non deve rimanere confinato «negli spazi del culto privato o nei convincimenti di una setta, per quanto influente».
Mi dichiaravo daccordo con lui soprattutto nella constatazione che «il cristianesimo appare minacciato nel suo specifico» dai quei suoi stessi credenti che vogliono farne una religione civile, tentati come sono da «forze politiche» decise a dare alla Chiesa una posizione di rilievo o addirittura dominante nella vita civile: «Così la si costringe, nei criteri dintervento e nei metodi - scrive Bianchi - alla logica della lobby, del gruppo di pressione, e si rischia di offuscare la sua forza profetica e la sua trasparenza di serva del Vangelo».
Pur essendo daccordo su tutto ciò, mi chiedevo se, per esempio, il no della Chiesa alluso del profilattico - sempre e comunque - è «unistanza etico-antropologica» o non piuttosto un precipitato storico di una fede immutabile e autoritaristica. In un altro articolo, di prima pagina, sul progetto di erigere una moschea a Colle Val dElsa, obiettavo anche che in una società laica non può valere il principio del porgere laltra guancia, cristianamente prospettato da Enzo Bianchi, e che è indispensabile chiedere il principio di reciprocità per la costruzione di chiese nei Paesi mussulmani.
Ebbene, su questi temi il Forum ha registrato, in una manciata di giorni, 170 interventi e quasi mille lettori. Ne do qui una scelta, purtroppo risicata: a mostrare il «miracolo» internettiano di un civile, per quanto vivace, confronto fra laici e credenti.
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