Forza Italia: «Nidi, Penati la smetta con gli spot»

(...) un’iniziativa, fa sapere l’inquilino di Palazzo Isimbardi, che «ha già suscitato l’interesse di molti sindaci della Provincia». Contributi, aggiunge il presidente della Provincia, «assegnati già a partire dal settembre di quest’anno, con i primi quindici milioni di euro assegnati al 2006» che, concretamente, significa lo stanziamento con la prima manovra di bilancio prevista nel mese di giugno. «È evidente che la promessa fatta da Penati il 22 febbraio era solo uno spottino all’indomani della promessa prodiana alle famiglie italiane di costruire tanti asili» commenta Dapei.
Impegno, continua l’esponente azzurro, anticipato «senza modificare alcuna voce del bilancio che gli assessori della giunta di centrosinistra stavano predisponendo proprio in quei giorni e che da oggi passa all’esame dell’aula consiliare». Come dire: l’amministrazione Penati sapeva di non aver a disposizione i soldi necessari per garantire «interventi sugli asili nido che da sempre sono una spina nel fianco dei Comuni della Provincia, dove si registra una carenza notevole di queste strutture» conclude Dapei. E mentre l’assessore all’Istruzione del Comune di Milano, Bruno Simini, ricorda che «sul fronte dei nido Milano ha raggiunto con cinque anni d’anticipo lo standard richiesto dalla Comunità europea per il 2010», i sindacati di Palazzo Isimbardi si dicono pronti a reclamare un asilo nido interno all’ente sperando, naturalmente, che alle parole seguano i fatti. Auspicio non irrituale per un’amministrazione che, accusa Simini, è guidata da un presidente «laureato in demagogia, per la solita politica dell’annuncio, e in magia, per aver fatto sparire un intervento finanziario stellare».
Valutazioni condivise pure da Dapei, che boccia l’amministrazione Penati anche «in lingue straniere»: «Dal bilancio sono scomparsi quei contributi europei necessari per implementare sul territorio di Milano e Provincia quelle straordinarie opportunità offerte appunto dagli organismi comunitari a specifici progetti».

Le risorse, per la cronaca, ammontano a soli 49.060 euro, mentre «aumentano le spese a carico della Provincia per i vari Uffici Europa e relative consulenze, spese di rappresentanza e d’accoglienza per i compagni cinesi».

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