Un fotografo e un pittore raccontano l’amore di due genovesi per l’Africa

Un fotografo e un pittore raccontano l’amore di due genovesi per l’Africa

C’è il mal d’Africa e si rischia di restarne contagiati. Nelle immagini di Fernando Galardi e Gianni Carrea, fotografie, le prime, tele dipinte le seconde, il continente nero emerge prepotente e maestoso, come poche volte si è visto. Tanto che talvolta è difficile distinguere la fotografia dalla pittura per la suggestione evocata e l´intensità dell´emozione che le immagini spesso compici nel rimandare scorci di vita nella savana, sono in grado di generare nello spettatore. Liberate dunque la mente in occasione della visita alla mostra «Due genovesi in Africa dal Mediterraneo alla Savana» che si apre oggi alle 17 al Museo Civico di Storia Naturale «G.Doria» in via Brigata Liguria, a Genova, che si conferma come uno dei più vivaci per iniziative nel panorama cittadino. Una visita che va fatta a mente libera visto che non si tratta di guardare immagini fredde da «safari fotografico», ma filtrate dalla sensibilità di chi conosce questo Paese e lo ama per ciò che è e per ciò che riesce a vedere oltre l´ovvietà dello «scatto». Fernando Galardi, 78 anni, ingegnere chiavarese, fotografo ritrattista così affermato da esporre all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, è stato premiato numerose volte, e va ricordato il premio Turio Copello assegnatogli nel 2009 dalla Società economica di Chiavari.

Gianni Carrea, 68 anni, è nato Serravalle Scrivia ed è definito un pittore figurativo iperrealista ed è particolarmente interessato ad immagini di animali e personaggi della Savana Africana che frequenta da trent’anni. La mostra è visitabile da martedì al venerdì dalle 9 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso.

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