Parigi - Il week-end a braccetto con Barack Obama ha lanciato Nicolas Sarkozy verso la vittoria, addirittura al di là di ogni aspettativa in queste europee. La destra stravince, il Partito socialista sprofonda al 16% e condivide il ruolo di seconda forza con il nuovo soggetto verde trasversale Europe-Ecologie, di Daniel Cohn-Bendit, protagonista di un suo personale D-Day. Svanisce il progetto centrista di Francois Bayrou, dimezzato al 9% rispetto al voto delle presidenziali. Record di astensionismo, quasi al 60%.
Sarkozy tiene Quasi a metà mandato, Sarkozy non soltanto non risente del tradizionale riflusso che penalizza chi governa, ma coglie proprio quel 28% considerato alla vigilia il risultato più ottimistico. E questo senza nemmeno scendere in campo direttamente e nel pieno di una crisi che sta penalizzando certamente le fasce più deboli.
Socialisti lacerati Al contrario, il Partito socialista lacerato ormai da anni di lotte intestine, culminate nel duello fra le due primedonne Martine Aubry e Segolene Royal, chiude al 16%, anni luce dal 29% del 2004.
Il segretario Aubry non si è nascosta dietro giri di parole: "il Ps non è ancora credibile", ha ammesso. Dalle barricate del Maggio Sessantotto, arriva con gran frastuono nel 2009, a 64 anni, il franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit con il suo Europe-Ecologie, partito Verde che predica l’ambientalismo bipartisan- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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