Una placca mini invasiva che rende loperazione al femore meno dolorosa e i tempi di recupero più veloci. È la tecnica utilizzata allospedale San Carlo dalléquipe di Rinaldo Giancola, primario del reparto di ortopedia. Una metodica che permette di dimezzare le trasfusioni e facilita la vita ai pazienti che solitamente, femore a parte, hanno un quadro clinico già abbastanza complicato a causa delletà. Le fratture al femore infatti colpiscono la popolazione anziana (in Italia si verificano oltre 100mila casi tra le persone che hanno superato i 65 anni) e si calcola che entro il 2020 in Lombardia gli interventi in sala operatoria riguarderanno il 25 per cento della popolazione over 75. È di pochi giorni fa la notizia della signora operata per la quinta volta al femore rotto alletà di 105 anni. «Al San Carlo abbiamo già operato altri tre centenari - spiega Giancola -. La signora già oggi è in grado di camminare».
Per confrontarsi sulle varie tecniche da adottare in sala operatoria e sullassistenza post operatoria ai pazienti anziani, gli ortopedici si sono riuniti in un convegno organizzato al San Carlo in cui sono state tracciate le linee guida per i prossimi anni, in vista dellaumento delle rotture al femore. Proprio al San Carlo, già da qualche anno, si trattano le fratture con tecnica percutanea (tramite due piccole incisioni di circa 2 e 5 centimetri), tanto che gli interventi sono stati oltre 600 e che molti pazienti arrivano da fuori regione. I medici, nel tentativo di prevenire le fratture, lanciano anche un appello alla popolazione anziana, invitando gli over 75 a cambiare lo stile di vita. «La gente - fa notare Giancola - deve capire che a una certa età deve stare attenta allalimentazione e cambiare lo stile di vita, che deve diventare un po più cauto».
Gli effetti di una frattura al femore possono essere devastanti, soprattutto nei pazienti che sono affetti anche da altre patologie: nellanno successivo allintervento si calcola una mortalità del 25 per cento e una disabilità motoria in un caso su due.
Per questo è importante un confronto tra i medici sulle varie fasi ospedaliere, dalla diagnosi allassistenza domiciliare o nelle strutture per anziani. Gli ortopedici hanno posto particolare attenzione alla definizione dei tempi per il trattamento chirurgico e al «come intervenire».
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