(...), un record per le temperature, per la durata, per tutto insomma. Lunedì notte la colonnina di mercurio è scesa - 20.9 a Sassello, in provincia di Savona, mentre nelle città il termometro si è fermato ai - 3.1 a Genova, - 2.2 a Savona e - 1.1. Si salva soltanto Imperia dove ieri mattina alle sette cerano 6.6 gradi e le località della Riviera, scaldate, si fa per dire, dalla vicinanza del mare.
Ma torniamo in città, nella Superba dove il gelo non ha fatto soltanto pattinare nelle fontane i più avventurieri, ma ha creato non pochi disagi a moltissime famiglie. Sono almeno quarantamila i genovesi che sono rimasti senzacqua per il gelo polare. «Cifre esatte non ce ne sono - spiega lassessore comunale allambiente, Carlo Senesi - ma quella di 40mila persone è senzaltro una stima ragionevole». I problemi per lapprovvigionamento dellacqua non riguardano però la rete idrica pubblica, ma gli impianti condominiali che sono stati bloccati dalle temperature. «Parliamo di centinaia di condomini - sottolinea Senesi - sparsi in tutta la città».
Così come centinaia sono state le chiamate ai vigili del fuoco per rimuovere i candelotti di ghiaccio pericolanti che si sono formati sui cornicioni dei palazzi per la rottura dei tubi. Soprattutto nel Ponente, da Sestri a Sampierdarena e nel centro storico. Mentre per quanto riguarda le scuole che nei giorni scorsi sono rimaste al freddo, è stata completata linstallazione dei nuovi termosifoni al liceo Cassini di via Galata. Interventi ci sono stati anche nella succursale del liceo Pertini in via Magenta dove le tubature si erano gelate. Sostituito il bruciatore di una delle caldaie dellistituto tecnico Natta a Sestri Levante, così come sono stati aumentati i gradi nelle classi del liceo Luzzati di Chiavari.
Ancora a Genova: ieri Mediterranea delle Acque ha riparato le condutture della distribuzione locale dellacqua in via delle Gavette, via Majorana, via Poggio di San Siro di Struppa, via Antonietta Massuccone Mazzini, Salita Multedo e via alla Lanterna. Oltre a quelle già posizionate a Voltri al capolinea della linea 1, in vico Castel Genovese, in lungomare Pegli zona depuratore e allangolo fra via Merano e via SantAlberto, sono state predisposte ulteriori batterie di rubinetti per la distribuzione dellacqua nella zona di viale Bernabò Brea e nella zona di Certosa. Ed è possibile che ne verranno messi di nuovi in altre parti della città se i problemi alle tubature dovessero continuare. Così come insieme al Comune di Genova, il numero delle autobotti operative sul territorio per rifornire i condomini rimasti senzacqua è salito a dieci. «Abbiamo allestito un servizio di autobotti - continua lassessore Senesi - e stabilito una serie di punti di prelievo con rubinetti multipli. Per fortuna il rialzo delle temperature previsto per i prossimi due giorni, dovrebbe migliorare la situazione».
Intanto il maltempo fa una nuova vittima. Ieri mattina sulle alture di Genova, nella cava di Forte Ratti, a San Fruttuoso alta, è stato ritrovato il corpo di uomo S.P., assiderato. Secondo una prima ricostruzione della polizia, il 48enne, ospite dellistituto don Orione e con disturbi mentali, si sarebbe allontanato dalla comunità lunedì notte. Una volta raggiunta la cava, sarebbe caduto fratturandosi una gamba e, non riuscendo più a muoversi, sarebbe morto dal freddo. Il cadavere è stato ritrovato nel corso di un sopralluogo, supino e con una giacca accanto.
E mentre la Croce Rossa ha deciso di intensificare lattività per laccoglienza dei senza tetto in tutta Italia, il sindaco di Genova, Marta Vincenzi dalle colonne del Messaggero prende le difese di Gianni Alemanno, finito nel mirino per la gestione dellemergenza neve nella capitale, così come lei era finita sottaccusa a novembre per lalluvione che ha travolto la sua città.
«Tutta la mia solidarietà ai romani e al sindaco che in questo momento li guida - dice la Vincenzi nellintervista al quotidiano romano -. Nessuno stupore, siamo sempre noi sindaci a finire nellocchio del ciclone quando qualcosa non va o peggio quando ci sono le tragedie. Siamo lunica faccia riconoscibile della politica, ormai gli altri sono tutti rintanati nei palazzi».
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