Il Frosinone torna a mani vuote dalla trasferta di Bergamo e, dopo 3 pareggi consecutivi, fa un pericoloso passo indietro nel gioco. Sotto accusa le scelte poco indovinate di Cavasin (Margiotta relegato in panchina e il gioiellino Dedic addirittura ceduto in prestito al Piacenza) e la leggerezza di Amerini, che si fa espellere e lascia i suoi in 10 per buona parte del secondo tempo. Meritata la vittoria dellAlbinoleffe, formazione rocciosa e quadrata.
Cavasin ripropone la solita formazione delle ultime settimane, affidandosi al 4-4-2 con Martini ed Evacuo terminali offensivi. Si gioca davanti a 4mila spettatori, una sorta di «pienone» da queste parti, con un bel drappello di tifosi arrivati dalla Ciociaria. Il Frosinone parte con marcature aggressive, anche se nel primo tempo le occasioni sono soprattutto dei bergamaschi: con Carobbio al 7, Ruopolo al 12 e ancora al 23 (bravo Sicignano a smanacciare in angolo). Un minuto dopo finalmente si fa vivo il Frosinone: il portiere Marchetta è addirittura costretto a dribblare Martini per evitare guai maggiori. Per il resto del primo tempo solo Albinoleffe con occasioni per Ruopolo, Cellini e Carobbio e i primi 45 minuti si chiudono con le urla di Sicignano alla sua difesa.
Anche il secondo tempo inizia al piccolo trotto, ma al 10 lepisodio forse decisivo: Amerini, luomo di maggiore esperienza del Frosinone, si fa espellere per un eccesso di nervosismo, con due cartellini gialli (corretta linterpretazione dellarbitro Celi di Campobasso) a distanza di pochi secondi luno dallaltro. LAlbinoleffe ci crede e tre minuti dopo passa in vantaggio: punizione di Carobbio, Sicignano allontana ma sul pallone arriva Peluso che non perdona.
Partita in salita per il Frosinone che solo a questo punto dà qualche segnale di risveglio. Al 21 Cariello tira dalla distanza e Marchetta si disimpegna in due tempi. Due minuti dopo ci prova Lodi da lontano, Marchetti è ancora attento. Lo stesso Lodi ha due occasioni su punizione al 26 e al 28, ma le sciupa entrambe. Ad una manciata di minuti dal termine finalmente entra Margiotta, ma solo perché Scarlato si infortuna, e allo scadere lAlbinoleffe raddoppia, con una bordata di Carobbio da trenta metri, sotto lincrocio dei pali.
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