Frosinone da incubo: Cavasin rischia

Disfatta senza precedenti per il Frosinone che mai, in queste due stagioni in serie B aveva conosciuto un’umiliazione paragonabile all’1-5 di ieri contro il Pisa. Dirigenza canarina riunita fino a tarda sera per decidere la sorte, che appare comunque segnata, del tecnico Alberto Cavasin. Tra i papabili, ache Bruno Giordano, già a Frosinone in una lontana stagione in C2.
La partita di ieri era iniziata sotto i cattivi auspici, con Cavasin costretto a una formazione d’emergenza, anche se poi il tecnico ci ha messo del suo con parecchi giocatori fuori ruolo: influenzati Pecchia, Amerini e anche l’ultimo arrivato Biso, il tecnico ripropone Cannarsa, appena reintegrato in rosa ma fermo da sette mesi, l’acciaccato Scarlato al centro della difesa e in regia l’appena recuperato D’Antoni, affidando le chance offensive alla coppia Margiotta-Evacuo.
Il primo tempo per i ciociari è un incubo. Dopo neanche cinque minuti Cerci imbecca Kutuzov che da fuori area lascia partire un missile imprendibile per Sicignano. Al 17’ Zavagno incorna alla perfezione su corner di D’Anna e raddoppia. Non è finita: al 28’ D’Anna e al 31’ ancora Kutuzov, arrotondano il punteggio. E meno male che a questo punto i pisani tirano i remi in barca. Il Frosinone tira fuori un po’ d’orgoglio e al 38’ il solito Lodi, con una punizione delle sue, riesce a battere Morello e a segnare il gol dell’1-4, che non ferma le contestazioni del Matusa verso Cavasin.
Secondo tempo inutile, con Sicignano costretto a restare negli spogliatoi e con l’esordio in campionato del giovane brasiliano Eder appena acquistato dall’Empoli. Il Frosinone non fa assolutamente niente e il Pisa al primo affondo mette a segno la cinquina, con il rimpianto Castillo, che va via in contropiede, realizza una bella rete ma non esulta davanti al suo ex pubblico. Unici applausi per il dodicesimo canarino Chiodini, che con un’uscita spericolata su Castillo evita il 6-1.


E mentre i 600 tifosi toscani fanno festa si scatena la rabbia del pubblico di casa contro il tecnico Cavasin, che non è stato amato nemmeno quando, nella prima parte del campionato, le cose andavano bene, ma che ieri ha probabilmente toccato il fondo. A questo punto il Frosinone deve guardarsi indietro. Resta pur sempre a +6 dalla zona retrocessione, ma quello di sabato prossimo ad Avellino è già spareggio-salvezza.

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