Fruttero, Lucentini e il sarcasmo del rubrichista

Fruttero & Lucentini, Il cretino in sintesi (Mondadori 2002, 299 pagg., 15 euro).
Pagine 247 e 248: «Chi sia invitato a comporre pungenti noticine d’attualità per un grande quotidiano moderno si trova psicologicamente nella situazione di un ostacolista cui abbiano tirato via lungo il percorso tutti gli ostacoli. Mancano i rischi che in passato stimolavano la secrezione della migliore adrenalina polemica, mancano la censura del Sant’Uffizio e del Kgb, la bastonatura, la sfida a duello, l’esilio. E manca la corrispettiva persuasione che ciò che si scrive ferirà, infiammerà, smuoverà, non lascerà le cose esattamente come stavano prima.
Oggi il pungitore del costume e del malcostume, dei politici, dei burocrati, dei potenti, si schiarisce volenteroso la gola ma si rende conto che la sua resterà comunque una vocina bianca nello strepito sempre più incalzante dei media. Sa che può dire sfrenatamente tutto su tutto, ma sa anche che tutti sanno già tutto e stanno già pensando e dicendo e registrando tutto su tutto. All’infuori di un demotivato silenzio, la sua sola via di uscita sta allora nella forma, nello stile.

Di fronte a una notizia, a un tempo clamorosa e banale come ormai sembrano essere tutte le notizie (per esempio: Bambina zairese mangiata da Gianni Agnelli), gli resta pur sempre la scelta tra diversi tipi di sarcasmo».

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