Fumogeni e uova contro Forza Italia

L’ultrasinistra dei centri sociali colpisce ancora. E sempre contro esponenti di Forza Italia. La prima aggressione, ieri mattina, a base di uova marce e danneggiamenti, è stata denunciata dal candidato vice sindaco della CdL Alfredo Antoniozzi. «Stamane, a San Lorenzo - racconta - è stato completamente distrutto il banchetto elettorale allestito all’angolo tra via Tiburtina e via degli Etruschi. Inoltre sono stati minacciati e aggrediti con lancio di uova Mario Cola, candidato presidente al Municipio III e alcuni volontari azzurri. Infine hanno strappato manifesti e gettato bandiere nei rifiuti. Intollerabile». Poi, nel tardo pomeriggio, nel mirino degli «autonomi» è finita la Festa Tricolore alla Magliana, dov’era in corso il dibattito tra i candidati alla presidenza del XV municipio di An, Fernando Chellini, e della Fiamma Tricolore, Massimo Mosca (assente seppur invitato il diessino Paris) con anche il consigliere Piergiorgio Benvenuti, già vittima di una pesante aggressione personale pochi giorni fa. Una decina di ragazzi provenienti dai centri sociali hanno lanciato prima un fumogeno verso il palco, poi delle biglie provocando il panico. All’arrivo della polizia erano già dispersi. Oggi, all’Eur, è atteso l’arrivo del ministro Alemanno. Intimidazioni ancor più intollerabili perché a pochissimi giorni dal voto. «A una settimana dalle consultazioni per il Campidoglio - affermano Antoniozzi e Cola - si intensificano le aggressioni e le violenze gratuite dei militanti della sinistra ai danni di chi incontra ogni giorno i cittadini e denuncia i mille mali della Capitale, dalla criminalità diffusa al traffico, dalle emergenze sociali a quelle abitative». «Vogliamo dire chiaramente - concludono Antoniozzi e Cola - che non ci faremo certo intimidire da questi episodi, per questo chiediamo con energia che le forze dell’ordine intensifichino il loro pur grande impegno di vigilanza e di prevenzione affinché la campagna elettorale prosegua esclusivamente lungo i binari del confronto politico e della dialettica. Peccato solo che questi metodi, a parole condivisi ogni giorno e ad ogni nuovo taglio di un nastro dal sindaco Veltroni, vengano brutalmente e ignobilmente ignorati da esponenti di quella sinistra estrema alla quale lo stesso Veltroni ha dato carta bianca sia in giunta comunale, sia nel corso di questa campagna elettorale. I romani stanno scoprendo ogni giorno di più che il cosiddetto moderato Veltroni è dalla parte della intolleranza politica e non dalla parte della città».
Aggressioni condannate fermamente dal candidato sindaco della CdL Alemanno: «Ancora una volta si registra l’ennesimo e vergognoso atto di aggressione in campagna elettorale - dichiara l’ex ministro - verso esponenti del centrodestra. Si allunga così la scia della violenza politica messa in atto dai militanti di sinistra. Siamo di fronte - aggiunge - a un costante clima di intimidazione. Sono i rappresentanti della sinistra a non assumersi in pieno le responsabilità politiche adeguate al livello di violenza e di intolleranza provenienti dalle frange estreme che confluiscono nella coalizione elettorale di Veltroni».
«L’aggressione ai danni del candidato della Cdl alla presidenza del III municipio - affermano infine i consiglieri comunali di An Marco Marsilio e del III municipio Giovanni Porvenzano - dimostra che ormai San Lorenzo è un luogo off limits per la democrazia, è impossibile recarsi in quel quartiere e fare politica liberamente.

La situazione è allarmante. A Roma la violenza è solamente da una parte. Non c’è luogo - concludono - anche governato dal centrodestra, dove Veltroni non abbia potuto o non possa recarsi tranquillamente a fare la sua campagna elettorale».

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