Il funerale di Kaczynski rischia di restare senza vip

Varsavia Rischiano di finire disertati da gran parte dei grandi del mondo i funerali di Lech Kaczynski, il presidente polacco morto tragicamente con la moglie e altre 94 alte personalità del suo Paese in un incidente aereo avvenuto la mattina di sabato scorso nei pressi dell’aeroporto di Smolensk in Russia. Le esequie solenni sono state fissate per domenica nella basilica di Santa Maria Vergine Assunta a Cracovia ed è ovviamente prevista la presenza di capi di Stato e di governo da ogni parte del mondo. Ma la potente eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull sta sconvolgendo i piani. Spinta dai venti, infatti, la gigantesca nube di polveri vulcaniche ha raggiunto anche i cieli della Polonia, costringendo le autorità ad annunciare la chiusura totale dello spazio aereo nazionale. In un primo momento era parso possibile mantenere aperti due aeroporti nel sud del Paese, l’area più lontana dall’area di origine della nube, tra cui quello di Cracovia, ma poi ci si è dovuti arrendere alla forza maggiore.
Quando la notizia della chiusura dei cieli polacchi è stata diffusa si è anche parlato dell’eventualità di spostare in avanti la data dei funerali del presidente, ma è stato infine stabilito di non modificare i programmi.
Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza aerea, ha reso noto che per i funerali di Lech Kaczynski è stato deciso di non concedere alcuna deroga alle norme in vigore tesa a favorire l’arrivo a Cracovia delle autorità straniere. Scelta che sarebbe parsa oltretutto paradossale, considerate le circostanze della tragedia di Smolensk.
E così, stretti tra tempi ridotti e obiettive difficoltà di movimento (per esempio la Cancelliera tedesca Angela Merkel è bloccata a Lisbona, mentre il premier norvegese Jens Stoltenberg è costretto a governare il suo Paese da New York), numerosi capi di Stato e di governo potrebbero mancare l’appuntamento. A meno che, naturalmente, non riescano a raggiungere in tempo la Polonia via terra.

O che Madre Natura, deviando provvidenzialmente la direzione dei venti, permetta di annullare prima di domenica la chiusura degli spazi aerei. Ma questa eventualità, al momento, pare piuttosto improbabile. Finora, comunque, nessuna delegazione ha dato disdetta.