Cultura e Spettacoli

FUORI DALLA NOTIZIA - Tutti in tavola, la preistoria è servita

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. C'erano anche coccodrilli, tartarughe e grandi pesci nella dieta dei nostri antichi progenitori. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato dalla rivista «Pnas», secondo cui proprio le proteine contenute in questi grandi animali hanno fatto sì che i primi ominidi potessero sviluppare cervelli più grandi ed evolversi in forme più intelligenti.
I ricercatori hanno ricostruito il «menu» degli ominidi analizzando alcuni manufatti ritrovati nel nord del Kenya, nella Koobi Fora Formation, che risalgono a circa due milioni di anni fa e che venivano utilizzati per la macellazione. L'analisi dei resti animali trovati nella «macelleria» ha rivelato sia la presenza di mammiferi, dagli impala agli ippopotami o ai rinoceronti, che di altre specie come coccodrilli, tartarughe e pesci-gatto, che però secondo l'articolo non venivano cacciati da vivi, ma solo mangiati una volta morti.
«Le risorse acquatiche come pesci, coccodrilli e tartarughe - scrivono gli autori nelle conclusioni - sono ricche di importanti acidi grassi polinsaturi a catena lunga, determinanti per la crescita del cervello umano. Il fatto che gli ominidi fossero in grado di avere accesso a queste sostanze potrebbe aver stimolato l'evoluzione di cervelli più grandi negli ominidi del tardo Pliocene». La ricerca conferma un modello già teorizzato, spiega Giorgio Manzi, paleoantropologo dell'Università La Sapienza di Roma. «Già da alcuni anni - afferma Manzi - si era ipotizzato che un cambiamento del regime alimentare avesse favorito l'evoluzione umana e questa ricerca ne è una prova. Proprio a partire da circa due milioni di anni fa gli ominidi, che prima avevano soltanto il bipedismo come tratto distintivo, hanno iniziato a sviluppare le funzioni encefaliche più complesse». (fonte: Ansa, 1 giugno 2010)

FUORI DALLA NOTIZIA. Si chiama «ancien cuisine» l'ultima moda lanciata dalla catena di ristoranti «Bon appétit» di Parigi. Le portate s'ispirano ai recenti studi paleoantropologici che hanno messo in luce quale fosse la dieta degli ominidi nostri progenitori, circa due milioni di anni fa.
Ecco i piatti più significativi proposti.


1) hors d'oeuvre di tartaruga gigante alla bourguignonne,
2) carpaccio di impala con erbette della savana,
3) zuppa di rinoceronte con crostini di zoccoli à la julienne,
4) soppressata di ippopotamo au lait,
5) consommè di brodo di pesce gatto con radici di sequoia;
6) saint honoré con spuma di coccodrillo.

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