Furto da 200mila euro a casa del campione

Dopo calciatori e cantanti, tocca ora ai giocatori di basket ricevere la visita dei ladri, come ha potuto verificare Omar Sharif Cook che l’altra sera, rientrato dopo le 3, ha constato la sgradita visita dei ladri e la sparizione di orologi e gioielli per 200mila euro.
Tesserato l’anno scorso dall’Armani Jeans, Cook, playmaker di 1.86, è diventato ben presto una delle colonne dalla formazione milanese. Anche mercoledì, nella trasferta a Treviso contro la Benetton, si è confermato il miglior realizzatore della gara con 23 punti al suo attivo. La brutta sorpresa al ritorno, quando ha aperto la porta del suo appartamento della centrale via Foppa. Stanze buttate per aria, cassetti e armadi spalancati testimoniavano il passaggio dei ladri. Molto esperti, visto che per entrare non avevano neppure forzato l’ingresso ma avevano usato una copia delle chiavi. Al giocatore non è rimasto che fare l’inventario: spariti orologi Rolex, Audemars Piguet e Breitling oltre a un pc Apple, pietre preziose, una collana e due orecchini di diamanti da uomo. Il tutto per un valore di 200mila euro.
Non è il primo colpo a casa di un atleta famoso: a Natale 2010 infatti approfittando delle vacanze erano state saccheggiate le abitazioni di Eto’o in via del Gesù, Kaka Kaladze in viale Maino e Wesley Sneijder in via Gabba. Anche se il bersaglio preferito sembra essere Sulley Muntari: nel 2009 un rapinatore con la sciarpa dell’Inter gli strappò l’orologio dal polso con la scusa di stringerli la mano e la notte stessa un ladro tentò di rubargli l’auto. Infine sempre lo stesso anno, gli venne svaligiata casa durante la sua assenza, colpo poi ripetuto nel 2011. Non va meglio ai cantanti: Milva venne rapinata nel suo appartamento di Porta Venezia il 2 ottobre 2007 e Ornella Vanoni appena quattro settimane dopo, il 31 dicembre 2010 venne svaligiata la casa di Roberto Vecchioni in via Moscova e il 23 ottobre quella di Simona Ventura in via Vittor Pisani.
Ma a Cook spetta il primato di primo cestista derubato. Il giocatore deve il suo nome alla passione dei genitori per l’attore egiziano Omar Sharif, come il terzino dell’Inter Sesinando deve il suo a Michael Douglas, anche se poi storpiato all’anagrafe in Maicon.

Nato a Brooklyn il 28 febbraio del 1982, Cook ha fatto il suo esordio nel mondo professionistico a 19 anni nei Fayet Patriots di Fayetteville, città della Carolina del Sud quindi, dopo una tappa in Canada, è approdato in Europa giocando in Belgio, Russia, Francia, Serbia e Spagna. Nel 2008 ha ricevuto la cittadinanza del Montenegro e ora gioca per la nazionale del Paese balcanico.

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