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G8, il Csm apre pratica per tutelare i giudici Pdl: no alla commissione

Al Csm sarà chiesta l’apertura di una pratica a tutela dei giudici di Genova. Le parti civili: "Sentenza incoerente". Il sindaco di Genova: "Serve commissione d'inchiesta". Gasparri: "Non si farà mai"

G8, il Csm apre pratica 
per tutelare i giudici 
Pdl: no alla commissione

Genova - Tredici condanne e sedici assoluzioni. Questi i numeri che fanno discutere il Paese. Fra le assoluzioni, anche i funzionari ai vertici della Polizia ai tempi dei fatti della scuola Diaz, nel 2001.

Tutela per giudici Genova Al Csm sarà chiesta l’apertura di una pratica a tutela dei giudici di Genova che hanno pronunciato la sentenza sulle violenze alla scuola Diaz avvenute nei giorni del G8. Ad annunciare l’iniziativa è il consigliere del Csm, Fabio Roia, che fa sapere che se ne farà promotore insieme ad altri colleghi. "Anche la decisione di Genova, come quella della Cassazione, è oggetto di pesanti attacchi - dice Roia - che esulano da legittimo e doveroso diritto di critica verso tutte le decisioni dell’autorità giudiziaria, per debordare in attacchi denigratori e strumentali, utilizzati anche per dibattiti politici che nulla c’entrano con l’esercizio della giurisdizione". Proprio per questo, aggiunge il consigliere, "è auspicabile che il Consiglio intervenga anche per tutelare i magistrati di Genova che hanno assunto la decisione sui gravi fatti alla scuola Diaz. Per questo mi farò promotore insieme ad altri consiglieri dell’apertura di una pratica a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza delle decisioni giudiziarie".

Alfano: "Responso chiaro" Per il guardasigilli Angelino Alfano, la sentenza del tribunale di Genova non lascia spazio ad alcun dubbio. "È stata pronunciata una sentenza che ha dato un responso chiaro su quello che è successo". Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, arrivando a Bologna per il ventinovesimo congresso nazionale forense, ha commentato la sentenza del Tribunale di Genova.

Parti civili
Una sentenza che ha aspetti "incoerenti", come se il tribunale avesse voluto dire che "la bassa manovalanza è riuscita a ingannare i più alti vertici dell’ antiterrorismo italiano". È questa la convinzione di parti civili e inquirenti, a poche ore dalla pronuncia del tribunale di Genova che ha assolto i vertici della polizia e condannato i componenti del VII nucleo al comando di Vincenzo Canterini per quanto successo all’interno della scuola Diaz durante il G8 del 2001. "Secondo i giudici, dunque - affermano alcuni avvocati di parte civile - quel manipolo di uomini si è inventato tutto, a partire dalle molotov, senza che i vertici se ne accorgessero. Sembra incredibile, non funziona così". "In più - ha detto l’ avvocato Emanuele Tambuscio - assolvendo Mortola e Di Bernardini sull’episodio delle molotov, manca un anello della catena, un passaggio sostanziale" così importante "da rendere la sentenza incoerente".

Vincenzi: "Commissione d'inchiesta" La totalità delle parti civili del processo ha deciso di proporre appello contro la sentenza che ha assolto 16 degli imputati e ne ha condannati 13. Ma al di là delle interpretazioni sono in molti a ritenere che la sentenza lasci troppi dubbi: "Pensavamo che la sentenza facesse un punto definitivo sulla vicenda - dice il sindaco di Genova, Marta Vincenzi - invece... Siamo una democrazia e non possiamo permetterci che venga messa in discussione. Ora per fare chiarezza sui fatti ritengo che sia necessaria una commissione d’inchiesta". Perplesso anche il presidente della Regione, Claudio Burlando: "Intanto è una sentenza che viene a troppa distanza dai fatti, sette anni. Poi sono stati condannati autori materiali dell’assalto mentre sono stati assolti i loro capi". Ha detto la sua il presidente del collegio giudicante Gabrio Barone: "Capisco il risentimento di chi è stato picchiato, ma si dovrebbero prima leggere gli atti e vedere le prove, poi si può criticare, la sentenza colpisce le persone su cui abbiamo ritenuto ci fossero prove di responsabilità".

Gasparri: "La commissione non si farà mai"
"A quanti chiedono una Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova diciamo fin d’ora che questa Commissione non ci sarà, perchè non avrà mai i voti della maggioranza". Lo dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

Meloni: "Sentenza di buon senso" "La sentenza di ieri mi sembra poggiare su basi solide di buon senso": così il ministro della gioventù, Giorgia Meloni, commenta il pronunciamento del Tribunale di Genova sui fatti della Diaz. "Sono stati puniti, senza alcuna reticenza - dice il ministro - comportamenti inaccettabili da parte di alcuni agenti intervenuti nella scuola Diaz di Genova. Ed è giusto così, perchè chi ha sbagliato deve pagare, e se ha il sacro compito di difendere i cittadini la pena deve essere esemplare. Di qualunque colore o convinzione politica essi siano". "Nello stesso tempo - aggiunge Meloni - i magistrati hanno rifiutato la criminalizzazione delle migliaia di uomini e di donne che, tra le forze dell’ordine, sono quotidianamente impegnati a garantire il diritto di tutti gli italiani a una vita serena, dignitosa e libera. Con buona pace dei soliti cattivi maestri, oggi come ieri, impegnati a seminare odio civile".

Stampa internazionale
La sentenza sulle vicende della scuola Diaz di Genova ha trovato oggi spazio sui media britannici. "Rabbia a Genova per l’assoluzione dei vertici della polizia". Così ha titolato il quotidiano britannico ’The Guardian’ sul suo sito internet. "Le prove erano schiaccianti. Non c’è giustizia qui. Mi dispiace per l’Italia", ha detto al giornale Mark Covell, giornalista freelance, uno dei cinque cittadini britannici coinvolti nel raid della polizia italiana. "Tra gli assolti - scrive il Guardian in una corrispondenza - figurano anche Giovanni Luperi, oggi promosso a capo del corrispettivo italiano dell’MI5, i servizi segreti interni, e due dei più esperti detective italiani, Francesco Gratteri e Gilberto Calderozzi. Molti degli agenti accusati sono stati filmati fuori dall’edificio mentre all’interno si svolgevano le violenze. I tre giudici hanno comminato pene fino a quattro anni di detenzione ad alcuni agenti che erano sul campo. Ma nessuno di loro andrà in prigione grazie alla prescrizione del reato". Il conservatore Daily Telegraph ha invece titolato "Tribunale italiano suscita l’indignazione assolvendo 16 dirigenti di polizia nel caso G8 di Genova". "Molti degli agenti sotto processo - ha sottolineato il Telegraph - sono ancora in servizio e alcuni sono stati promossi. I pm avevano chiesto pene molto più severe". Anche la BBC si è occupata del caso. "Alti funzionari della polizia italiana assolti nel processo G8", ha titolato sul suo sito internet l’emittente britannica.

"Alla sentenza il pubblico a gridato vergogna", recita il sottotitolo.

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