G8 di Genova, chiesti due anni per De Gennaro

G8 di Genova, chiesti due anni per De Gennaro

Due anni di reclusione al capo della polizia Gianni De Gennaro (nella foto) e un anno e quattro mesi per l’ex dirigente della Digos Spartaco Mortola. Sono queste le richieste del pm Enrico Zucca al processo per istigazione alla falsa testimonianza nell’ambito dei fatti del G8 genovese del luglio 2001. Secondo l’accusa, De Gennaro, attuale direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) e Mortola avrebbero esercitato pressioni per convincere l’ex questore Francesco Colucci a mentire durante il processo per la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8.
Il pubblico ministero ha insistito sulla posizione di De Gennaro all’epoca dei fatti e ha replicato alla memoria difensiva sull’irrilevanza delle intercettazioni usate nel processo. Nel calcolo della pena richiesta, il pm ha considerato equipollenti le attenuanti generiche e le aggravanti, individuate nel fatto che l’ex capo della polizia all’epoca era il più alto in grado. Ne consegue che i tre anni, considerati come pena base, sono stati decurtati di un terzo per via del rito abbreviato, mentre per Mortola c’è stato lo sconto di rito e nulla più.
«Una richiesta che ci aspettavamo - ha detto Franco Coppi, difensore di De Gennaro - visto quanto è stato scritto nella richiesta di rinvio a giudizio. Il pm ha esposto le sue convinzioni che per noi restano non condivisibili: non c’è stata alcuna istigazione alla falsa testimonianza».

Nell’udienza hanno preso la parola anche le parti civili, si sono costituite tre vittime picchiate alla Diaz in quei tragici giorni. L’udienza è stata poi aggiornata al 15 luglio, quando parleranno le difese, mentre la sentenza è prevista per settembre.

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