Il costo della vita al Nord e al Sud è differente. E con lo stesso stipendio si mantiene un tenore di vita diverso a Milano e Reggio Calabria. Molto diverso. Lo si può vedere facilmente dal costo dei beni di prima necessità e dal costo delle case. Da qui la proposta di Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: livellare gli stipendi in base al costo della vita per dare una proporzione al potere dacquisto in ogni regione dItalia. Detto in altre parole: attuare il tanto sospirato federalismo fiscale, nei fatti. In modo tale che si appianino certe evidenti differenze.
«Differenziamo il trattamento fiscale nelle varie regioni dItalia» propone Colombo Clerici al governo e chiede di approvare una riforma tributaria in tal senso per ottenere «maggior equità tra i cittadini italiani». Lesempio è presto fatto. Basta mettere a confronto due regioni, prendiamo la Lombardia e la Calabria.
«Le tasse - spiega il presidente di Assoedilizia - sono più basse in Calabria, come prelievo medio pro capite. Il gettito Ici pro capite della Lombardia è tre volte quello della Calabria e lIrpef in Lombardia è esattamente il doppio».
Quindi, secondo Colombo Clerici, oltre al discorso delle gabbie salariali, va affrontato anche quello delle gabbie fiscali e si augura che presto il governo affronti la questione. Anticamera di correttivi necessari. «Fin quando lo Stato non trasferisce le competenze alle regioni - sostiene - anche sulla gestione delle imposte erariali, è a Roma che vanno fatte le riforme fiscali. È lì che bisogna decidere di attuare dei coefficienti correttivi sulla tassazione».
Altro punto chiave: è ora che lo Stato «tolga la progressività delle aliquote in base al reddito».
Colombo Clerici, in rappresentanza dei proprietari immobiliari, propone anche di «sganciare la tassazione degli immobili dal cumulo, come si fa per i titoli mobiliari come bond e azioni». Una tassazione separata insomma che distingua il calcolo degli immobili che una famiglia possiede e il calcolo del reddito accumulato.