Gaffe sulla patria, la moglie Michelle finisce nel mirino

Washington. Attacco repubblicano a Michelle Obama, il pretendente democratico alla presidenza degli Stati Uniti, per una battuta sull’orgoglio di patria. Barack ha subito difeso la moglie: «Non voleva offendere la nazione», ha affermato il candidato democratico dopo che sua moglie aveva detto: «Per la prima volta nella mia vita da adulta provo orgoglio per il mio Paese».
La destra è esplosa: Michelle - e di rimbalzo a Barack - sono stati definiti radical-chic. Non si è fatta sfuggire la replica Cindy, la moglie di John McCain, che ormai sembra essere il candidato ufficiale repubblicano alla Casa Bianca. «Io sono, e sono sempre stata, orgogliosa del mio Paese», ha gridato Cindy.
Barack ha accusato i media di avere estrapolato dal contesto le parole della moglie: «Ovviamente non era quello che Michelle intendeva», ha detto spiegando che la moglie «voleva dire si sentirsi per la prima volta orgogliosa della politica in America. Prima era scettica del processo politico, e con buone ragioni, e non è la sola.

Ora vede che molta gente ha cominciato a partecipare e trova la cosa incoraggiante».
Una tempesta in un bicchier d’acqua? Secondo alcuni osservatori la polemica su Michelle potrebbe essere il segnale che l’infatuazione dei media statunitensi per Obama mostra i primi scricchiolii.

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