Il caso che propone la signora L.F. di Milano è da lei giudicato complesso. Non lo è se appena ci si riferisce a una precisa regola che tutti i golfisti dovrebbero conoscere e che invece, evidentemente, non tutti conoscono. Riassumo la lunga mail della signora.
Sono in gara Stroke play la signora e due signori. La signora approccia da fuori green, i suoi compagni di gioco hanno già messo la palla in green. Ebbene la signora accarezza la palla con un ferro 9 e la palla corre in green sino a colpire quella di uno dei due signori. Sistemano (o credono) di sistemare le cose, senza polemiche né discussioni. Fino a quando uno dei due signori esegue il putt e la sua palla va a colpire la palla ovviamente in gioco ma ferma in green dellaltro signore. E qui prende corpo un dibattito su chi debba essere o non essere sanzionato. In assenza di un arbitro, decidono di dimenticare tutto quanto è accaduto. Tanto, poi, chi se ne
Hanno sbagliato un po tutti e tre. Il «Tanto, poi, chi se ne
» non ha diritto di asilo né tecnico, né specialmente di comportamento in uno sport (olimpico) come il golf che impone ai giocatori il rispetto di codici precisi e assai rigorosi. Se essi li ignorano è colpa loro. Agendo con leggerezza tradiscono se stessi e possono danneggiare i concorrenti delle altre squadre in gara. La regola 19-5 stabilisce, in sintesi, che chi gioca dal green, e colpisce unaltra palla che si trova ferma in green, incorre in una penalità di 2 colpi. Se però chi colpisce la palla ferma in green ha giocato la sua da fuori green, non incorre in alcuna penalità.
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