Galleria, si cambia. L’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo ha appena finito di scrivere le linee di indirizzo che dovrebbero regolamentare l’uso del salotto buono di Milano. È ora di dire basta a iniziative commerciali, e soprattutto, promozionali sotto l’Ottagono, di stand enormi che impediscono il passaggio, «spezzando» il cosiddetto canocchiale ottico, la prospettiva che collega piazza Duomo a piazza Scala. Basta anche a operai con trapani che montano e smontano enormi pannelli, con conseguente rumore, sporcizia, disordini e lo sgradevole effetto da fiera campionaria. La filosofia che ispira il documento, ancora provvisorio, firmato da Maurizio Cadeo e finito sul tavolo del sindaco, prevede che sotto la cupola di cristallo vengano ospitate solo iniziative culturali, di breve durata: concerti, reading di poesie, incontri letterari. L’assessore sta pensando, per esempio, di «regalare» ai milanesi l’esposizione di un quadro, o l’esibizione di un pianista o di una lettura. Sarebbe ben diverso vedere un pianoforte a coda sul mitico toro «portafortuna» piuttosto che megaschermi e pannelli di cartongesso. Il tutto, il pianoforte del caso piuttosto che il leggio e qualche seggiolina potranno essere posizionati solo in punti precisi dell’Ottagono e un po’ defilati. Il minimalismo però sarà anche temporale: le iniziative dureranno qualche giorno e saranno molto dilazionate nel corso dell’anno.
«Sono convinto - spiega Cadeo - che si debba disciplinare l’utilizzo del luogo simbolo della città, sia dal punto di vista temporale sia qualitativo. La galleria deve tornare all’antico splendore». A questo proposito l’assessore al Decoro esprime preoccupazione per il bando di gara - che scade mercoledì - per la sistemazione e il restauro della pavimentazione della galleria, che rischia di andare deserto. «Sono ottimista, ancora nessuna ditta si è iscritta, anche se è vero che di solito aspettano l’ultimo momento. Se la gara dovesse andare deserta dovremo pensare noi a finanziarlo, ma dal punto di vista economico abbiamo visto tempi migliori».
Il New Deal investirà, però anche il contesto: anche i dehors saranno ridotti al minimo, per essere il meno visibili possibile e, ovviamente, tutti uguali. Si sta pensando, infatti, anche a un sistema di riscaldamento che permetta di eliminare i «muretti» di vetro e metallo che li delimitano.
Il regolamento per la Galleria va a integrare il tavolo di lavoro istituito dal sindaco Moratti che riunisce associazione dei commercianti della Galleria, «il Salotto di Milano», e l’Unione del commercio. Insieme all’assessorato alla Cultura si stanno studiando le nuove regole per i dehors e l’arredo, anche attraverso un excursus storico che permetta di studiare come veniva utilizzato il salotto dei milanesi nel passato.
Cadeo propone anche l’istituzione di un comitato composto da gli assessorati competenti, dalla sovrintendenza, dal sindaco e dalla direzione generale del Comune che avrà il compito di vagliare preventivamente le diverse proposte, che saranno poi approvate o meno dal comitato presieduto dal vicesindaco.
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