Garattini: «Vendere tabacco peggio che vendere armi»

Uccidono più le sigarette dei proiettili. È dura la posizione di Silvio Garattini, direttore dell’ Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, secondo cui «i venditori di armi sono benefattori in confronto a quelli che vendono fumo: a causa loro abbiamo un’ecatombe».
Per Garattini, che ieri a Milano ha partecipato a un incontro sul problema del fumo in Italia, «siamo di fronte a un’emergenza: almeno un fumatore su tre morirà prematuramente per le conseguenze del fumo. In Italia, dove ci sono 13 milioni di fumatori, significa almeno 4 milioni di persone che invece avrebbero potuto sopravvivere». «Abbiamo un’ecatombe - ha proseguito Garattini - e invece ci trastulliamo ancora a discutere della libertà individuale, del fatto che ognuno ha diritto di morire come vuole.

Quanti sono quelli che a causa del fumo muoiono prematuramente? Non ha ripercussioni sulla società - si chiede il farmacologo - il fatto che chi fuma più di altri può causare incendi, o aumentare gli incidenti stradali? Mi domando se comprendiamo a fondo questi dati».

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