Garlasco, alle nove e dieci Chiara era ancora viva

Gli esami sulle altre due vetture a disposizione di Alberto Stasi, hanno dato, come già la sua Volkswagen Golf, risultati sostanzialmente negativi. Cioè il luminol passato anche sulla Bmw X3 e sul furgone Berlingo hanno evidenziato solo poche e poco significative tracce di materiale che potrebbe anche non essere sangue. In altri termini Stasi, 24 anni, indagato per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, 26 anni, massacrata il 13 agosto, non ha usato quelle vetture per spostarsi da casa sua in via Carducci a quella della vittima in via Pascoli a Garlasco. L’ha spiegato il dottor Marzio Capra, perito di parte lesa, ieri sera al termine di un’altra tornata di analisi nei laboratori del Ris di Parma. Capra ha tuttavia aggiunto che nel corso degli esami sono state individuate altre tracce che potrebbero ricondurre all’assassino. «Il materiale tuttavia dovrà essere sottoposto a ulteriori analisi nella speranza possa fornire una sequenza completa di Dna».

Sempre ieri a Vigevano è stata sentita Rita Poggi, mamma di Chiara, per capire le abitudini della ragazza e quando era solita inserire e disinserire l’allarme che in base a una perizia il giorno del delitto è stato staccato alle 9.10. Oggi invece Ris e i periti di parte torneranno sul luogo del delitto per cercare eventuali tracce che potrebbero essere sfuggite nei precedenti sopralluoghi.

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