GAS Mosca accusa Kiev, l’Europa chiede ripresa delle forniture

La guerra del gas fra Russia e Ucraina ricorre alle armi della diplomazia: la compagnia Naftogaz Ukraini e il colosso Gazprom preparano un giro nelle capitali dei Paesi Ue per spiegare le rispettive posizioni. a proposito della questione Ma l’Europa, attraverso la presidenza ceca, invita le parti a trovare da sole una soluzione alla crisi, e al più presto: e ieri sera ha chiesto una ripresa immediata delle forniture complete di gas ai Paesi membri della Ue dopo che un calo del volume del rifornimento è stato constatato in Polonia e Ungheria. La commissione si prepara a incontrare nel fine settimana o all’inizio di quella prossima la delegazione ucraina. Il 9 gennaio è in programma una riunione di esperti del settore, in calendario da tempo, ma che prevedibilmente sarà dominata dalla «guerra del gas». L’Italia comunque non rischia di rimanere al freddo: le tensioni tra Russia e Ucraina «non preoccupano il nostro Paese per l’aspetto collegato all’interesse nazionale delle forniture energetiche», ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. La soluzione della crisi però non appare vicina: Gazprom accusa Naftogaz di furto per i 21 milioni di metri cubi del gas russo di transito che preleva giornalmente dopo la sospensione giovedì delle forniture destinate all’Ucraina, giustificandosi con necessità tecniche.

Il presidente Viktor Yuschenko, dal canto suo, ha scritto ai leader del G8 per spiegare la posizione ucraina. Mosca replica chiedendo, attraverso il viceministro degli esteri Aleksandr Grushko, una riunione del Parlamento europeo dedicata alla questione.

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