Gay strizza l’occhio a Bolt: vado forte come te. O quasi

C’è ancora propellente, i jet vanno sempre più forte. Forse ha ragione lui: un giorno correrà fianco a fianco di Usain Bolt a caccia del record dei record. Tyson Gay sta recuperando i metri perduti dal recordman del mondo dei 100 metri nella notte del mondiale di Berlino. A Shanghai ha rosicchiato un altro centimetro al 9”58 di Bolt: chiusura in 9”69, ovvero il tempo che il giamaicano realizzò nella finale di Pechino e annunciò al mondo il suo immenso talento.
Tyson Gay è l’antitesi di Bolt sotto molti aspetti. Tanto l’uno è giocoso ed esibizionista, quanto l’altro è silenzioso, impenetrabile, una compatta macchina da corsa. Dopo la botta subita ai mondiali, ci ha riprovato. I suoi muscoli delicati lo tengono sempre in allarme. Anche stavolta. «Ho corso bene nonostante i dolori all’inguine», ha raccontato. «Per dare la caccia al record di Bolt dovrò essere in piena salute». Ed è un pronostico ancora ottimistico. Però sulla pista di Shanghai, Gay è stato saetta capace di togliere un briciolo di sorriso a Bolt: battuti Asafa Powell (9”85) e l’americano Patton (9”89).
Per la freccia del Kentuky, è nato a Lexington il 9 agosto 1982, è il tempo della consacrazione. Gay corse già in 9”68 nella finale dei Trials, ma un vento di 4 metri a favore gli negò la ratifica. Ai mondiali si è spinto a 9”71, secondo crono di sempre. Ora si è portato a 11 centesimi da Bolt che, nel frattempo, se n’è andato in vacanza stremato da fatiche e feste.
Ma l’aria e la pista di Shanghai devono essere un bel propellente per la gente Usa. Speriamo sia tutto vero quel che ci sta mostrando Carmelita Jeter, novella cenerentola del mondo atletico, spuntata a 29 anni fra i missili della pista, anzi fra le regine assolute. Ha corso i 100 m. in 10”64, secondo crono di sempre dietro a quello leggendario (10”49) di Florence Joyner Griffith nel 1988, tempo che si è portato dietro tanti misteri.
Carmelita ha fatto la sua comparsa, a livello internazionale, nel 2007 ai mondiali di Osaka, ha fallito l’appuntamento delle Olimpiadi 2008 e si è affidata alle cure di John Smith, ex coach di Maurice Greene. Si allena con Tyson Gay, strutturalmente compatta come lui (un metro e 63 per 53 kg) ed eccola a 15 centesimi dalla Joyner.


Carmelita si era già avvicinata una settimana fa, correndo in 10”67, terzo tempo di sempre, un centesimo in più rispetto a Marion Jones, la grande peccatrice. Se non c’è trucco, bella storia.
Intanto è tornato Liu Xiang, l’ex primatista dei 110 hs abbattuto dai suoi muscoli a Pechino. Ha chiuso 2° in 13”15 (dietro Trammel). Quasi una vittoria dopo tanto soffrire.

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