Gaza, tensione al confine Nuova breccia nel muro

Gli agenti egiziani non riescono a bloccare i varchi aperti da Hamas che da giugno ha assunto il completo controllo della zona. Continua la "fuga" dei palestinesi. Entro domenica si terrà un incontro fra le due parti per discutere della riapertura formale del valico di Rafah

Gaza, tensione al confine 
Nuova breccia nel muro

Il Cairo - Degli attivisti palestinesi hanno distrutto con un bulldozer una nuova porzione della barriera alla frontiera fra Gaza e l’Egitto e decine di persone sono immediatamente penetrate in territorio egiziano. In mattinata ha dovuto ricorrere agli idranti per impedire a numerosi abitanti della Striscia di Gaza di oltrepassare la barriera posta sul confine con il Sinai.

Il blitz degli attivisti palestinesi I palestinesi di Gaza hanno di nuovo sfondato la frontiera con l’Egitto. Nel pomeriggio i reparti militari egiziani avevano iniziato a bloccare l’accesso nell’area di Rafah, dove martedì i miliziani avevano distrutto lunghi tratti della barriera di divisione per eludere il blocco israeliano. Sfidando gli agenti, decine di palestinesi hanno fatto crollare il muro di confine. Per demolirlo è stato usato un bulldozer, alla cui guida, secondo diversi testimoni, c’erano miliziani di Hamas. Attraverso due falle centinaia di palestinesi sono entrati in Egitto. Tra loro vi erano numerosi sostenitori delle brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, entrati in territorio egiziano con auto e carretti. Secondo diversi testimoni, i militari egiziani si sono ritirati e rinunciato così a contenere l’ingresso dei palestinesi da Gaza.

Fallisce la politica di contenimento In precedenza i militari avevano respinto con gli idranti le persone che ancora tentavano di entrare in Egitto e avevano avvertito con i megafoni migliaia di palestinesi impegnati a far compere nell’area del Sinai, nella porzione egiziana di Rafah e, più a ovest, nel capoluogo provinciale el-Arish, di rientrare a Gaza. In base a un accordo raggiunto nella notte tra Hamas e le autorità egiziane, entro domenica si terrà un incontro fra le due parti per discutere della riapertura formale del valico di Rafah, rimasto chiuso dopo che a luglio il movimento islamico aveva assunto il pieno controllo del territorio palestinese cacciando gli uomini di Fatah e del presidente Abu Mazen. Ieri il segretario di Stato Usa aveva invitato Il Cairo ad assicurare l’inviolabilità di un confine internazionalmente riconosciuto come quello con il settore sud di Gaza.

Il vertice Per domenica a Gerusalemme è stato fissato un vertice tra il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, che sarà dedicato alla crisi nella Striscia di Gaza e lungo il confine con l’Egitto. Nella striscia di Gaza la tensione resta alta. Quattro palestinesi, due miliziani di Hamas e due civili, sono stati uccisi nella notte in due raid israeliani. Israele ha lanciato l’allarme per alcuni terroristi palestinesi che si sarebbero entrati nel Sinai e ora si appresterebbero a compiere attentati. Molti turisti israeliani stanno rientrando dalla penisola.

La tensione resta alta anche in Libano. A Beirut un’autobomba ha ucciso un capitano dei servizi di informazione delle forze di sicurezza che indagava sulle serie di attentati che ha scosso il Paese dei Cedri. Nell’esplosione sono morte altre tre persone.

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