Gb, se l'Ipod esplode: la Apple rimborsa i soldi in cambio del silenzio

E' succeso a un quarantatreene di Liverpool, il suo lettore multimediale è esploso volando in aria per tre metri. La casa di Cupertino ha rimborsato l'anglosassone in cambio del "silenzio stampa"

Gb, se l'Ipod esplode:  
la Apple rimborsa i soldi 
in cambio del silenzio

Roma - Che l'I pod faccia tutto, ma proprio tutto, ormai lo sappiamo. Musica, foto, video e pure le telefonate. Ma che potesse esplodere non è contemplato nel manuale d’uso e la Apple non è certo soddisfatta da queste deviazioni dalle normali caratteristiche di funzionamento: ma presentare a un cliente una lettera in cui accettava di rimborsare l’apparecchio in cambio di non divulgare l’incidente (pena un possibile ricorso legale) è stato ritenuto troppo da Ken Stamborough, 47enne di Liverpool, che non solo non ha firmato la liberatoria ma ha raccontato quanto accaduto al quotidiano The Times.

La Apple: rimborso in cambio del silenzio
L’Ipod, lasciato inavvertitamente cadere, ha improvvisamente emesso un sibilo poco rassicurante: "Diventava sempre più caldo, e penso di aver visto del vapore", continua Stamborough, che ha pensato bene di lanciarlo in giardino dove "trenta secondi dopo c’è stata un’esplosione che lo ha fatto volare in alto di tre metri". L’uomo ha contattato prima il negozio dove aveva comprato l’apparecchio e poi la stessa Apple, che per tutta risposta gli ha inviato una lettera in cui declinava ogni responsabilità legale ma offriva un rimborso pari al prezzo dell’articolo, a condizione tuttavia "che i termini e l’esistenza di questo accordo restino confidenziali" e avvertendo che ogni violazione "potrà risultare in un’azione legale".



Colpa delle batterie al litio Non è la prima volta che la Apple cerca di tenere riservati questo genere di incidenti, che a detta della Commissione per la Protezione dei Consumatori britannica potrebbero essere causati dal surriscaldamento delle batterie al litio (per esempio in seguito a un cortocircuito accidentale dovuto a una caduta). Nel 2006 la stessa Apple e la Dell richiamarono milioni di batterie per dei problemi di surriscaldamento nei pc portatili che in qualche caso avevano portato a degli incendi.

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