Gelato e nebulizzatori al bar I turisti affollano i tavolini

C’è chi sorseggia bibite e si gode i getti d’aria, altri cercano refrigerio nei negozi del centro

Gruppi di turisti orientali con l’immancabile guida, irriducibili dello shopping, milanesi che non vogliono rinunciare alla passeggiata domenicale. Sono alcuni dei pochi impavidi che, sfidando il Solleone, si aggirano per piazza del Duomo e dintorni. Holly viene da Pechino. Insieme ad una cinquantina di connazionali sta compiendo un vero tour de force: Italia e Francia in soli dieci giorni. Tutti sono muniti di ombrellino per ripararsi dal sole «perché non amiamo abbronzarci». Se Holly e compagni si accontentano di una sosta all’ombra di Palazzo Reale, molti turisti cercano riparo vicino ai nebulizzatori di aria fresca di cui si sono dotati quasi tutti i bar di Corso Vittorio Emanuele: «Sono eccezionali» dice Cristina, da Bucarest. Anche Terry, da Londra, sorseggia un drink godendosi il fresco. Per lei il caldo non è un grosso problema; la maggior parte del tempo lo sta trascorrendo nei negozi. L’afa, però, è un buon pretesto: «Dovrei comprare dei vestiti più leggeri» dice al marito Sam, ancora «sotto choc» per un acquisto nella boutique di Dolce e Gabbana. La signora Gina, a spasso con il marito, si aiuta con un piccolo ventaglio: «Questo caldo per noi anziani è davvero insopportabile».

Di cercare riparo vicino ai nebulizzatori dei locali non se ne parla proprio: «Viviamo con una sola pensione, non possiamo permetterci di spendere 10 euro per un gelato». Si farà bastare l’ormai «superato» ventaglio: «Del resto - commenta ridendo - o mangio questa minestra... Lo scriva, eh!».

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