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Gemina, rinnovato il patto di sindacato

Non dovrebbero esserci modifiche significative

da Milano

Via libera al rinnovo del patto di sindacato di Gemina che verrà depositato in Consob martedì prossimo. È quanto ha riferito ieri l’agenzia Radiocor citando fonti finanziarie. Il nuovo patto non dovrebbe prevedere modifiche sostanziali negli assetti e nella struttura, se non l'innalzamento del tetto del 25% al possesso di titoli della società. Il rinnovo dell’accordo della finanziaria milanese, che vede schierati Investimenti e Infrastrutture, Generali, Fonsai, Mediobanca, Capitalia e Fassina, non prevede novità nella compagine, ad esclusione della Sinpar della famiglia Lucchini che si è riservata di decidere se rimanere o no.
L'eventuale ingresso nel patto dell'imprenditore romano Pierluigi Toti, che ha recentemente rilevato la quota in capo a Save, verrà affrontato non prima di 8-10 mesi e potrà avvenire solamente con il consenso unanime dei pattisti della finanziaria milanese. Da ricordare tra l’altro che, almeno dal punto di vista teorico, la compravendita tra Save e Toti lascia alla società veneta la possibilità di riacquistare i titoli venduti tra 9 mesi.


Per quanto riguarda il patto di Gemina (che oltre alla maggioranza di Adr controlla l’1% di Rcs) a dominare è Investimenti e Infrastrutture (45% delle azioni sindacate). A sua volta Investimenti e infrastrutture è governata da un patto tra la famiglia Romiti (34% del capitale), i Benetton (31,5%), Clessidra (31,5%) e Capitalia (3%)

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