Quando ieri pomeriggio Antoine Bernheim ha varcato la soglia di Mediobanca, automatica è scattata la ridda delle possibili interpretazioni. Perché anche i sassi di via Filodrammatici sanno che a primavera il presidente francese delle Generali finisce il suo mandato, e che quello di Mediobanca (che del Leone triestino è primo azionista con il 15%) potrebbe forse essere il successore (anche se Geronzi ha sempre smentito). Tuttavia non sembra che ieri si sia fatta alcuna strada su questo tema.
Bernheim, a Milano per il cda della compagnia triestina, è andato in Piazzetta Cuccia come sempre fa quando viene nella city lombarda. E a maggior ragione la visita di cortesia a Geronzi era giustificata dai tradizionali auguri di Natale. Certo, quando si presenta un personaggio del calibro di Bernheim va ricevuto con tutti gli onori e così avviene sempre. Dopodiché era difficile che un tale incontro potesse diventare occasione per ragionamenti sul futuro di Trieste. Geronzi e Bernheim hanno conversato per unoretta nellottimo francese che il banchiere romano possiede, secondo il copione. Ma tenendo la conversazione lontana dal fuocherello che, almeno per qualche altra settimana, non verrà attizzato.
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