Luca Russo
«Tutto rinviato a data da destinarsi». Come ha commentato l'avvocato rossoblù Oberto Petricca slitta ancora il caso Ghomsi che già aveva contorni kafkiani e che ora diventa davvero una storia infinita.
Quella di una Corte Federale che mercoledì si era riunita a Roma per affrontare tra gli altri punti quello legato alla posizione del difensore camerunense che fu schierato dal Genoa nella partita vinta in questa stagione a Ravenna, ma che doveva ancora scontare una giornata di squalifica maturata nella stagione precedente, quando militava nella Primavera della Salernitana. Nel corso della riunione sembra sia stato deciso di procedere ad ulteriori approfondimenti.
«Se la Corte si riunisce con i tempi che ha rispettato finora (l'ultima riunione prima di mercoledì risale a dicembre, ndr) - ha dichiarato Petricca - la soluzione del caso non sembra così vicina come noi ci auguriamo. Comunque siamo convinti della bontà delle nostre affermazioni anche alla luce dei precedenti casi sulla separatezza delle categorie e le relative squalifiche da scontare».
Altro capitolo: dopo le dichiarazioni di Luciano Gaucci, ora i magistrati romani indagano sulla cessione di Giovanni Tedesco dal Perugia al Genoa.
Intanto al Pio la punta dell'albero è cambiata. Si proprio così. Nell'amichevole pomeridiana di ieri con gli Allievi nello schema ad albero di Natale là davanti si è visto Lopez con Iliev e Rossi alle sue spalle. E poi il centrocampo a tre con Mamede De Vezze e Coppola . È cambiata anche la base. Per gli acciacchi di Baldini e Stellini, da valutare meglio oggi, ecco la coppia centrale Bacis-Fusco con Ambrogioni e Moretti nel ruolo di terzini fluidificanti. A difendere la porta è andato il redivivo Scarpi.
Altre prove, altre esperimenti del nuovo Genoa targato Perotti che punta a recuperare per il finale di stagione anche Lamacchi seguito dallo staff tecnico con un programma particolare fatto di allenamenti al Pio e di sedute in piscina. Nella ripresa è poi cambiato tutto. Grabbi bocciato? Neanche per idea. L'ex enfant prodige della Juve era poco più in là, sul campo a sette in sintetico, a provare le conclusioni al volo e i tiri da fermo con il preparatore atletico.
E siccome nei momenti di difficoltà si vedono gli amici ecco che ieri sono comparsi loro, Chiappino, Corradi e Torrente, per dare il ben tornato al collega Attilio rientrato nella grande famiglia rossoblù.
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