Il Genoa di fronte ai play-off torna ad affidarsi a «Vava»

Esonerato Perotti, ecco richiamato sulla panchina del Grifone il mister «liquidato» cinquantacinque giorni fa

Luca Russo

Cinquantacinque giorni dopo il suo esonero, Giovannni Vavassori ritorna sulla panchina del Genoa. In vista dei play off Enrico Preziosi ha scelto così la soluzione più ovvia per cercare di rimettere in piedi una squadra che sembra in caduta libera. L'ufficialità è arrivata nella tarda mattinata di ieri quando la società ha diramato un comunicato in cui oltre a confermare il cambio si ringraziava «l'allenatore Attilio Perotti per la professionalità dimostrata nel corso della sua gestione».
Ma che la fiducia al tecnico bresciano fosse a termine lo si era già capito lunedì nella sala stampa del Ferraris quando il presidente rossoblù aveva annunciato che era meglio per tutti prendersi una notte di riflessione. L'alternativa al ritorno del 'Vava' era rappresentata dalla bandiera rossoblù e attuale commentatore televisivo Claudio Onofri stimato da Preziosi e contattato ufficiosamente da alcuni collaboratori del presidente. Poi però si è scelto Vavassori, ancora sotto contratto fino a giugno, pare anche su indicazione del direttore sportivo dimissionario Angelo Fabiani. Si è puntato su colui che a Ronco Scrivia, questa estate, era riuscito in pochi giorni ad assemblare un gruppo capace di raccogliere 47 punti in 24 partite, una media da due punti ad incontro. Quel Giovanni Vavassori che all'inizio di marzo alla prima sconfitta stagionale a Busto Arsizio fu esonerato al termine di un rocambolesco 4-3 con la Pro Patria. «Vavassori è un gentiluomo, un buon tecnico - aveva dichiarato Preziosi - ma in questo momento mi sento che è giusto fare così». Insomma una decisione dettata dall'istinto.
È arrivato Attilio Perotti, ma evidentemente la sua serietà e la sua genoanità non sono bastate. Nelle nove partite della sua gestione sono arrivate quattro vittorie due pareggi e tre sconfitte con una media di circa 1,5 punti, inferiore quindi a quella del Vava, e sopratutto con una squadra in grande confusione capace di subire consecutivamente a San Benedetto e con il Cittadella due preoccupanti ko. Perotti aveva rassegnato le dimissioni dopo la feroce contestazione e gli schiaffi a Baldini. Fabiani lo aveva confermato. Ora è arrivato l'esonero.
E così oggi a Pegli la squadra ritroverà per il doppio allenamento, rigorosamente a porte chiuse, il suo vecchio allenatore. Obiettivo del tecnico di Arcene è azzerare tutto. In fondo ora il Genoa si appresta a disputare un terzo campionato: quello dei play-off. Una manifestazione particolare dove serve esperienza e concretezza. Per raggiungere l'obiettivo che, è bene ricordarlo ancora una volta, non è compromesso, Vavassori potrà disporre dell'esperienza di Stellini e della grinta di Coppola al rientro dai rispettivi infortuni e, forse, anche di Zaniolo, quella prima punta la cui mancanza finora si è fatta terribilmente sentire non solo per gol segnato, ma anche per gioco prodotto.


Prima però c'è da affrontare il Teramo: in palio c'è un secondo posto da conservare gelosamente per partire una volta tanto con un vantaggio dopo le numerose mazzate subite. Il Genoa torna così nelle mani del tecnico di Arcene, quello del primo non prenderle. E in fondo ora al vecchio Grifo serve questo, assieme ad una buona dose di autostima.

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