Genova - Correva l'anno 1907... ben 103 anni fa. Il 1° maggio, per l'esattezza. Una giovane donna di 26 anni, Ida Giovanna Mantelli, entra in banca (la festa dei lavoratori non esisteva ancora e quel giorno era feriale) e deposita ben cento lire su un libretto di risparmio. Tasso di interesse del 3,50%, come scritto sul libretto n. 0069 della Banca Popolare di Sampierdarena, agenzia di Bolzaneto. Passano gli anni, anzi i decenni. Alla veneranda età di 103 anni compiuti la signora Ida muore (è il 7 giugno 1984) nominando con un testamento olografo erede universale la pronipote Umiltà Morazzini, classe 1927, originaria di Siena. Passano vent’anni circa e la signora Umiltà raggiunge la compianta prozia (è il 20 agosto 2001). Umiltà Morazzini lascia eredi i due figli Aldo e Maria Grazia.
Il libretto ritrovato Trascorrono 9 anni e nel settembre 2009 Aldo ritrova in un cassetto della vecchia casa della "pro-prozia" il vecchio libretto del 1907 con le 100 lire depositate. Si consulta con la sorella Maria Grazia, fanno due rapidi calcoli e poi accusano un leggero malore: la cifra di 100 lire, tra rivalutazione ed interessi si è moltiplicata in oltre 500mila euro.
Gli eredi hanno dunque deciso di agire legalmente - a mezzo degli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona - al fine di recuperare l’ingente somma presso la Banca d’Italia visto che anche la Banca Popolare di Sampierdarena è ormai solo sui libri di storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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