Cronache

Genova fracassona «Rumori oltre i limiti anche di notte»

Legambiente: «Dati allarmanti, l’inquinamento acustico toglie ore di sonno». Sotto i livelli di guardia le polveri sottili: «Merito del vento, mancano politiche incisive»

Genova fracassona «Rumori oltre i limiti anche di notte»

«L’inquinamento atmosferico? Genova si salva grazie al vento, non per incisive politiche ambientali» sentenzia Legambiente. Parte del merito, aggiunge Trenitalia, va anche al senso civico dei liguri: «I 100mila pendolari che ogni giorno si spostano in treno invece che in auto risparmiano all’atmosfera 252 tonnellate di anidride carbonica, gas responsabile dell’effetto serra. E spendono quattro volte di meno». Nonostante questo, però, i problemi ambientali restano. A partire dal rumore.
Per tre giorni Legambiente ha misurato l’inquinamento acustico in piazza Cavour, all’angolo con via del Moro. «I risultati sono allarmanti» spiega Stefano Sarti, il presidente regionale. Il rumore è oltre il limite sia di giorno (fino a 5 decibel più della soglia) che di notte (anche 11 decibel più del limite di 55 fissato per legge). «E abbiamo avuto picchi di 73 di giorno e 69 di notte» spiega Vittorio Valenti del laboratorio mobile di Rfi (Rete ferroviaria italiana). È un male comune alla città italiane, ma non va sottovalutato: «Una notte sotto i 40 decibel fa dormire 20 minuti in più, superando i 70 si riducono o scompaiono le fasi IV (sonno profondo) e rem (sogno) del sonno».
L’associazione ha presentato i dati a conclusione della campagna «Treno verde» promossa insieme alle Ferrovie. Nei giorni dei controlli (10, 11 e 12 marzo) in città si sono registrati valori bassi degli inquinanti dell’aria, specie delle polveri sottili. «Soffiava un forte vento ed è caduta della pioggia, ecco il perché. Le cose in realtà non vanno bene: nel 2006 i giorni con le polveri oltre il limite sono stati 89, quasi il doppio dei 47 del 2005». La causa principale è il traffico, responsabile anche delle emissioni di benzene, sostanza cancerogena. «Nonostante il tempo favorevole alla dispersione dei veleni, ci siamo comunque avvicinati al limite».
Da qui la conclusione di Sirti: «Va potenziato il trasporto su ferro sia per le merci che per i cittadini, rafforzando la rete ferroviaria esistente e ammodernando i valichi verso l’entroterra».

Chi sceglie il treno per un viaggio Genova-Savona - ricordano infine le Ferrovie - risparmia 17 euro al giorno e rilascia in atmosfera 6 chili in meno di anidride carbonica.

Commenti