Genova, un imprenditore sequestrato ieri. E' ferito

L'uomo, Giuseppe Bonetti, potrebbe essere stato rapito da una banda di malavitosi extracomunitari. Posti di blocco in tutto il Levante ligure e nella Lunigiana. Gli investigatori mantengono il silenzio

Genova, un imprenditore  
sequestrato ieri. E' ferito

Genova - È stato rapito, probabilmente da una banda di malavitosi extracomunitari, un piccolo imprenditore edile di Moneglia. Giuseppe Bonetti, 32 anni, è scomparso ieri nel cantiere per la costruzione di una villetta per la sorella.

Sulle tracce di una banda Potrebbe trattarsi di un rapimento a opera di una banda di malavitosi extracomunitari. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è anche la possibilità di un atto di ritorsione o di una vendetta. In paese circola, infatti, la voce che la famiglia di Bonetti non sia così facoltosa da giustificare un rapimento a scopo di riscatto. Proprio per questo gli inquirenti pensano si possa trattare di una ritorsione, forse per debiti non pagati, forse per altri motivi. I carabinieri stanno comunque scavando nel passato di Bonetti per accertare se possa aver avuto contatti con malavitosi. L’inchiesta è diretta dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova Andrea Canciani. «Stamane abbiamo trasmesso gli atti relativi alle indagini alla Dda genovese - spiega l procuratore della repubblica di Chiavari, Luigi Carli - come da prassi in casi di sequestro»

Le ricerche dell’imprenditore sono state estese alla Lunigiana, la zona della Toscana confinante con la Liguria, partecipano carabinieri della compagnia di Sestri Levante, del reparto operativo del comando provinciale di Genova e del Ros. I posti di blocco sono stati disposti in tutto l’estremo levante, ma il riserbo dei carabinieri e della procura della Repubblica di Chiavari è strettissimo. L'imprenditore - che è sposato, con due figli piccoli, ha un fratello e due sorelle e risiede a San Saturnino - potrebbe essere ferito dal momento che diverse macchie di sangue sono state ritrovate lungo il viottolo che nella frazione Crova porta alla casa in costruzione.

Ieri sera intorno alle ore 22 alla famiglia è giunta una chiamata dal cellulare dell’uomo, sul cui contenuto non si hanno per ora indiscrezioni, dato il riserbo mantenuto dagli inquirenti per espressa volontà della procura di Chiavari. Gli abitanti di Crova, piccola frazione di Moneglia, assistono incuriositi da ieri al via vai di carabinieri.

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