Lui, che era stato uno dei primi fa a sostenere il senatore Enrico Musso e a credere che fosse un liberale vero. Lui che era stato anche uno dei fondatori di «Oltremare», ora si sente tradito. Sì, profondamente. E la sua tessera, quella di Oltremare appunto, rinnovata di fresco, forse chissà in un impeto di rabbia, potrebbe anche stracciarla. Beppe Damasio, il day after il tracollo del centrodestra al Municipio del Medio Levante, quello di Foce, Albaro, San Martino, da sempre alla guida del parlamentino che proprio laltra sera è riuscito a perderlo per consegnarlo nella mani di Anna Maria Galli eletta a presidente con i voti di Sel, Pd, Idv e Altra Genova, è amareggiato. Anzi, di più.
Per i due consiglieri di «Altra Genova», la lista di Musso, che hanno votato per la Galli candidata dellUdc. «Strana questa Altra Genova - riflette il consigliere del Momento liberale, Damasio - che plaude a Damasio pubblicamente ma non lo sostiene se fa (faceva) parte della lista civica Oltremare. Liberale sincero respingo quel frullato di ideologie che nel Municipio hanno permesso lelezione della Galli. Un liberale come Musso non può scaricare Momento liberale e il gruppo Lealtà per favorire lelezione della Galli, pupilla indiscussa di Monteleone». E pazienza se lavesse fatto con i suoi voti, senza bsiogno di Sel e Idv. Ma le cose sono andare diverse, e un ribaltone così e unalleanza così hanno un sapore politico.
Lanalisi la fa Renzo Di Prima, consigliere della Lega nel Medio Levante. «Per le prossime elezioni a sindaco di Genova a sinistra è nato un secondo candidato - scrive il leghista -. Il neonato è stato partorito laltra sera nel Municipio Medio levante in occasione della votazione sul nuovo presidente. I due consiglieri che fanno capo al movimento Altra Genova di Enrico Musso, hanno votato, facendola eleggere, la candidata Anna Galli dellUdc». E fin qui, rimarca il leghista nulla di strano, visto laccordo per la corsa a Tursi tra il presidente del consiglio regionale, Rosario Monteleone dellUdc appunto, e il senatore Enrico Musso.
Il punto è che lelezione della Galli è avvenuta «unitamente ai catto-comapgni del Pd, di Sel e dellIdv - continua Di Prima -. Questo ribaltone (tale è visto che i due consiglieri dellAltra Genova, Stefano Costa e Rosa De Luca erano stati eletti nel 2007 con Forza Italia, così come Enrico Musso era diventato senatore), ha consegnato il Municipio al centrosinistra, con uninedita alleanza che ha avuto, come detto dalla Costa, la benedizione di Musso». Che secondo il consigliere del Carroccio «ha fatto una prova (riuscita) di candidatura a sindaco con collocazione nel centrosinistra. e ciò parrebbe anche accontentare quella parte di sinistra avversa a Doria, del quale auspica laffondamento. Ecco quindi che la sinistra ha trovato nel suo schieramento un secondo candidato, Musso».
«Non capisco le accuse di interferenza, e quelle conseguenti di tradimento, che mi vengono rivolte - ribatte Musso - con riferimento allelezione del Presidente del Municipio Medio Levante. A quanto apprendo, i consiglieri del gruppo LAltra Genova, che sostiene la mia candidatura a sindaco di Genova, hanno votato per la professoressa Anna Galli, sia per il suo profilo personale e professionale, sia perché, come è noto, il Consiglio si scioglierà fra pochi giorni in vista delle amministrative. Io non ho una concezione proprietaria e spartitoria delle istituzioni (compresi i Municipi, dotati di scarsi poteri ma importanti per i cittadini) e non mi sono mai sognato di interferire nella scelta del presidente di un municipio da parte di chi rappresenta i cittadini.
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