Barbara, l'ingegnere che ha scelto la natura

«Mi basta svegliarmi la mattina, aprire la finestra, e guardare le montagne che ho di fronte e il verde intorno. Allora posso dare il massimo per questo territorio». Mentre parla così, Barbara Maffei, 32 anni, «imprenditrice agricola di Lunigiana» - è la qualifica che le piace di più, anche se è laureata in ingegneria -, riesce a controllare che l'essicatoio delle castagne, l'antico «metato», abbia sempre il giusto apporto di calore. Poi, sempre lei, Barbara, va in cucina a osservare il punto di cottura dei tortelloni di ricotta con la boragine, del pollo al testo e del capriolo con il sugo o in bianco. Rimane il tempo per un'occhiata, però attenta, alle mucche al pascolo prima di «salutare» i cinghiali, i cervi, i galli e le galline che fanno parte della variopinta «Arca di Noè» della fattoria-agriturismo «Montagna Verde». Tutti allevati nella riserva voluta da Barbara e da quel lucido visionario di papà Mario. Il quale, a metà anni Novanta, s'è messo in testa di rivitalizzare un borgo storico e dimenticato, poche anime in località La Torre, Apella, nel Comune di Licciana Nardi, provincia di Massa Carrara, 660 metri sul mare. Mario ha visto la torre settecentesca, e l'ha trasformata nella «Torre» contemporanea: un sogno tirato fuori dal cassetto e messo davanti agli occhi degli scettici e di tutti quelli che «io, cosa ci faccio in campagna?». Ma se la campagna è questa qui, a mezza strada fra i monti e il mare di Liguria, fra le scintillanti Apuane e la solare Riviera di Levante, fra il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e il Parco «gemello» delle Cinque Terre, ebbene - s'è detto Mario - proviamo a convincere anche gli scettici, e «vedrai - ha promesso a Barbara che ancora chinava il capo sui libri -, vedrai che ci riusciamo». C'è riuscito lui, cominciando (e continua ancora) a ristrutturare i ruderi per trasformarli in locali accoglienti, con tutto il fascino della pietra locale; c'è riuscita Barbara, che ha fatto il percorso inverso di quelli che lasciano i campi per l'azienda industriale. Forte degli studi, aveva un posto sicuro in città. «Ma il richiamo della terra d'origine - spiega - è stato più forte».

Nulla a che fare con il sentimentalismo bucolico: Barbara gestisce un'azienda vera e propria che vanta un'accoglienza coi fiocchi (sei appartamenti, otto camere, la piscina nel bosco, le passeggiate in bici e a cavallo), e una ristorazione di qualità (tutto fatto in casa, compresi pane, pasta e quella leccornia della pattona, focaccina di farina di castagne fatta cuocere in formelle di terra cotta). Nostalgia di Meccanica razionale e Scienza delle costruzioni? «Nessuna - replica Barbara -. Mi basta aprire la finestra...». Basta e avanza. Per un altro giorno che vale.
ferruccio.repetti@ilgiornale.it

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